Il consiglio comunale approva la proposta di Luce a Stazzema
Stazzema venerdì 8 marzo 2013 0Festa della donna nell'ambito della Giornata Internazionale della Donna per ribadire l'importanza delle pari opportunità
Il gruppo consiliare Luce a Stazzema in occasione della "Giornata Internazionale delle Donna", più conosciuta come festa della donna e celebrata l'8 marzo ha proposto al consiglio comunale, che l’ha approvata all’unanimità, l’adozione di una iniziativa con l'intento di ricordare le conquiste economiche, sociali e colturali che hanno visto protagoniste le donne nel corso dei decenni, ma soprattutto per far risalire alla memoria storica le discriminazioni, le violenze e le atrocità che sono state costrette a subire nei secoli da parte di un mondo prettamente maschile e maschilista.
L’iniziativa dal titolo: “Invertiamo la rotta – appello ai cittadini contro la violenza alle donne” ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul tema del contrasto alla violenza contro le donne, che ancora oggi rappresenta un problema drammatico per la nostra società.
Lorenzoni ha proposto di lanciare l’appello aperto alla sottoscrizione on-line sul sito del comune di Stazzema e le firme raccolte potranno essere inoltrate ad altri organismi Istituzionali nazionali e non, anche per favorire eventuali iniziative legislative.
La violenza contro le donne è un problema antico e presente in tutte le culture e le condizioni sociali.
Tale problema, continua Lorenzoni, non può essere affrontato solo da un punto di vista legislativo, inasprendo le pene o aiutando la rete di supporto alle vittime.
Occorre lavorare anche per cambiare la sensibilità, i singoli comportamenti e il modo di pensare delle persone.
Per invertire la rotta l’iniziativa chiede che in caso di processi per violenza fisica e/o psichica contro donne, sia facilitato il protagonismo delle donne e delle associazioni nei processi, compresa l'eventuale costituzione di parte civile; che venga sostenuto il fondo nazionale per le vittime di violenza, già istituito ma mai attivato; che la cultura di genere, come cultura alla tolleranza e alla valorizzazione delle differenze, divenga materia di studio almeno nelle scuole dell'obbligo; che le aziende abbiano sgravi fiscali nei periodi di assenza per maternità delle loro dipendenti.
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