Murzi: "Simona Seveso se ne deve andare perché politicamente inaffidabile"
Politica sabato 15 marzo 2025 0
Infuria la polemica sull'esponente di "Amo Forte", rinviata a giudizio
FORTE DEI MARMI - Questo lìintervento del sindaco di Forte dei Marmi di fronte alle polemiche infuriate sul caso "Seveso".
"La prima risposta alle dichiarazioni del Gruppo Amo Forte è molto fortemarmina: “che muso che hanno!”, sembra di vivere in un mondo alla rovescia.
Ancora una volta un’evidente incongruenza politica: da un lato si difende con fermezza la permanenza in consiglio dell’ex assessore Simona Seveso in quanto “Tutti sono innocenti fino alla condanna “, dall’altro si attacca il sottoscritto accusandolo di non aver vigilato.
Non si tratta di una questione di schieramenti politici, ma di un principio di coerenza e credibilità nelle istituzioni.
Lo dovrebbe sapere bene Umberto Buratti che è stato per un breve periodo parlamentare. Lo fosse ancora oggi il suo gruppo in Parlamento lo avrebbe costretto a votare la richiesta di dimissioni della Santanchè (e lui l’avrebbe certamente votata). A Forte dei Marmi - prosegue il primo cittadino - e in un simile contesto il rappresentante del PD , ed il PD tutto, dichiarano che le dimissioni non si chiedono per un rinvio a giudizio…se questa è la coerenza dei politici, se questi sono gli eredi di Berlinguer di Moro, di De Gasperi c’è da stare freschi …..
Personalmente non chiedo le dimissioni di Seveso perché rinviata a giudizio ….il problema riguarda lei, il suo compagno e la magistratura. Io chiedo le dimissioni di Seveso, perché è riportato negli atti della Procura che 4730 euro, destinati dalla gente per beneficenza, sono rimasti per circa 4 mesi sul conto corrente del compagno dell’ex assessore (ricordo al Sociale) e si è cercato di restituirli ad Auser solo dopo che il problema era scoppiato e dopo che io avevo fatto un esposto alla polizia.
Simona Seveso se ne deve andare perché politicamente inaffidabile, non solo per me ma per i cittadini di Forte dei Marmi ….
L’opportunità politica del PD è evidente: sperano di metterci in difficoltà impedendo che subentri in Consiglio Comunale un nostro eletto. La loro difesa dell’ex assessore si basa solo sul mantenimento di equilibri interni e di numeri in Consiglio Comunale.
Il 30 novembre 2022, in Consiglio comunale, fu proprio Rachele Nardini del gruppo Amo Forte a interrogare la Seveso sulla gestione dello sportello psicologico e a tenere, come suo solito, una lezione su cosa significhi essere un amministratore pubblico, sull’etica del ruolo, sulla moralità delle scelte.
Disse chiaramente che un politico non deve nemmeno insinuare il dubbio nei cittadini e negli altri consiglieri di favoritismi o agevolazioni a persone vicine.
E allora, come si concilia tutto questo con il caso Seveso? Perché nessuno chiede spiegazioni sui soldi destinati alla beneficenza, rimasti fermi per mesi sul conto del compagno della Seveso?
E ancora: che dice oggi Enrico Ghiselli, consigliere di opposizione di Legalità e Trasparenza? Perché quando era nella mia maggioranza fu tra i primi a chiedere con forza la revoca delle deleghe alla Seveso, mentre oggi tace? Cos’è cambiato?
Naturalmente attenderemo i tempi della giustizia. Forse non ci sono implicazioni penali, e questo lo deciderà la magistratura.
Ma dal punto di vista politico? Nessuno ha nulla da dire?
Io non pongo la questione dei soldi sotto il profilo penale, ma politicamente il tema esiste ed è rilevante. Che siano pochi o tanti, si tratta di fondi destinati alla beneficenza, a persone che ne avevano bisogno, rimasti per mesi su un conto privato e venuti alla luce solo quando sollevai il caso. E di quei soldi i consiglieri comunali del PD erano a conoscenza già il 24 luglio 2023 quando ne detti notizia in Assise.
Vogliamo discuterne politicamente? Ritenete opportuno continuare a firmare atti, petizioni ed interrogazioni insieme al consigliere Seveso? Non ritenete di doverne chiedere le dimissioni e prendere le distanze?
Perché se scegliete di continuare a collaborare politicamente con lei, dovete assumervi la responsabilità di questa scelta. L’etica e la morale non possono essere variabili a seconda del contesto.
Questa è una questione di serietà nelle istituzioni. E allora, torno a chiedere alla minoranza ed al PD: perché il rigore e la trasparenza valgono per alcuni e non per altri? Perché nel caso di Santanchè le dimissioni sono per il vostro partito doverose, mentre qui si difende a oltranza la permanenza della Seveso in Consiglio Comunale?
Cittadini diffidate di questi politici e del loro opportunismo!".
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