Chiude la Redazione del Tirreno. Solidarietà ai colleghi giornalisti
Attualità domenica 6 luglio 2025 0
Una decisione che impoverisce tutta la Versilia. Oggi il quotidiano non è in edicola
VIAREGGIO - Abbiamo appreso da poco della imminente chiusura della storica redazione viareggina del quotidiano "Il Tirreno".
E' difficile trovare le parole per questo che potremmo definire - in negativo - un evento. Posti di lavoro persi, impoverimento della cronaca locale, un pezzo di storia di Viareggio e della Versilia che sbiadirà lentamente.
Pur prendendo in considerazione tutti i possibili scenari, resta il fatto che pensare Viareggio senza una delle due redazioni storiche fa veramente male, per noi che sappiamo bene cosa significa essere cronisti, essere e non solo fare e basta cronaca. A tutti i redattori e collaboratori va tutta la nostra solidarietà e comprensione.
«Domenica 6 luglio "Il Tirreno" non sarà in edicola. L'assemblea dei redattori, all'unanimità, con 42 voti a favore su 42, ha assegnato al Comitato di redazione un pacchetto di scioperi di cinque giorni. Lo sciopero è stato indetto contro la chiusura della redazione di Viareggio, che va a colpire duramente una delle aree storiche e di maggior diffusione del Tirreno. E' l'ennesimo taglio portato da Gruppo Sae nella sola ottica del risparmio, un taglio a cui la redazione, compatta, ha deciso di rispondere». Lo si legge in un comunicato stampa del Cdr de Il Tirreno diffuso venerdì 4 luglio 2025.
Dalla Fiom Cgil di Lucca a firma di Nicola Riva riceviamo e pubblichiamo:
"Chiude la redazione del Tirreno di Viareggio, un fatto grave, se si vuole garantire il diritto di cronaca a all’informazione della Versilia. A pochissimi giorni dalla scomparsa della redattrice del Tirreno Donatella Francesconi, cade un’altra tegola sul destino dei redattori del giornale, una scelta sbagliata innanzitutto che è necessario sia rivista in tempi brevi.
Ai giornalisti del Tirreno che hanno sempre garantito uno sguardo attento alle vicende e alle vertenze dei lavoratori della Versilia, va il nostro sostegno alla loro lotta per mantenere la e redazione di Viareggio aperta, insieme alla solidarietà dei metalmeccanici della Cgil".
Nicola Riva fiom cgil Lucca
Roberto Bernabò dalla pagina Fb de Il Tirreno: "Non è facile oggi traghettare un giornale locale nel futuro. Le cause sono moltissime, di sicuro (la faccio breve) il contesto digitale è diventato sempre più complesso proprio per chi - erronea valutazione molto diffusa negli anni Duemila - si riteneva inattaccabile in quanto controllava l’informazione di un territorio. Non voglio perciò dare lezioni ma veder chiudere la MIA redazione - una redazione che un manipolo di giornalisti giovani e appassionati e un Editore vero avevano portato da ufficio di corrispondenza a una delle più importanti del Tirreno - mi da un dolore enorme. (Per chiarimento: la chiusura fisica della redazione non significa che non sarà fatta più la cronaca locale ma che verrà a mancare un luogo fisico e la vicinanza tra redazione e cittadini)
Di sicuro, e lo dico con piena convinzione per le esperienze fatte nella mia vita post Tirreno, questo editore ha fatto proclami acquisizioni e scelte sostenute da una visione così povera del futuro dell’editoria come poche altre volte mi è capitato di vedere e studiare non in Italia ma nel mondo. Così sta spingendo al collasso un quotidiano che - lo sottolineo con orgoglio e al tempo stesso grande tristezza - ha fatto la storia del giornalismo locale italiano.
Il mio affetto e la mia vicinanza a tutti i colleghi e a quella comunità che sa ancora riconoscerne il valore".
Massmiliano Baldini, Lega, consigliere regionale: Il Tirreno non puo' chiudere la redazione di Viareggio perche' la sede che nella nostra citta' insiste proprio nel cuore della Darsena, nel cuore della cantieristica, delle attivita' portuali e di tutto l'indotto produttivo ed infrastrutturale che quel quartiere vive da sempre, rappresenta uno dei presidi storici piu' importanti in assoluto di quella testata, per certi aspetti significativi e peculiari tanto importante quanto la stessa Livorno.
La redazione del Tirreno di Viareggio incarna a pieno i connotati della nostra comunita', della citta', della Versilia e di tutta la costa della Toscana, li ha sempre raccontati vivendoli direttamente, perfettamente inserita in questo contesto magico e non possiamo rinunciarvi.
Nel testimoniare la massima solidarieta' e vicinanza ai giornalisti della redazione con i quali condivido da quasi trenta anni la quotidianita' delle notizie oltre alla loro amicizia, chiedo anch'io al Gruppo Sae di sospendere subito lo sgombero, rendendosi disponibile ad un confronto costruttivo ed auspicando che un vulnus di questa portata alla diffusione dell'informazione sui territori ed agli stessi posti di lavoro sia scongiurato in ogni modo.
Perdere questo importantissimo presidio di elaborazione e comunicazione delle notizie sarebbe davvero odioso, tanto piu' in questi giorni che hanno visto la morte di Donatella Francesconi che di quella redazione era una delle protagoniste piu' importanti e la ricorrenza della Strage di Viareggio che fu raccontata proprio dalle pagine di questo giornale con la sua impareggiabile professionalita' e passione riguardo quel disastro ferroviario che tanto ha segnato l'anima della nostra realta'."
Dall'amministrazione comunale di Forte dei Marmi: Seguiamo con crescente preoccupazione la vicenda che coinvolge la redazione del Tirreno di Viareggio. L’eventualità della chiusura rappresenterebbe una perdita gravissima, non solo per chi ci lavora con serietà e competenza, ma per tutta la comunità.
Un giornalismo che abbandona i territori, che rinuncia a vivere le strade, ad ascoltare le persone, a osservare da vicino ciò che accade, perde la sua funzione più autentica: raccontare il reale, con profondità, con presenza, con verità.
Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai giornalisti di Viareggio, professionisti che da sempre svolgono il proprio lavoro con dedizione, senso di responsabilità e spirito di servizio verso l’intera Versilia. La loro presenza sul territorio non è mai stata solo professionale, ma anche profondamente umana, radicata in un tessuto sociale che conoscono, rispettano e raccontano ogni giorno.
Il nostro pensiero va a loro, per la prospettiva incerta che si trovano ad affrontare. Speriamo ancora che prevalga il buon senso e si comprenda quanto sarebbe grave privare un territorio della voce di chi, con competenza e passione, ogni giorno cammina le sue strade per raccontarne la realtà.
Meteo Viareggio