PLC: annunciati altri premi collaterali a Serena Vitale, Edith Bruck e Giuliano Ladolfi
Cultura venerdì 11 luglio 2025 0
CAMAIORE - Dopo l’annuncio della Cinquina dei Finalisti e del vincitore del Camaiore Proposta ‘Vittorio Grotti’, il Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini svela anche i vincitori di alcuni riconoscimenti collaterali, che premiano il lavoro portato avanti da grandi personalità della cultura poetica italiane.
Premi collaterali, questi, assegnati dalla Giuria Tecnica, presieduta da Michele Brancale e composta da Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani e Irene Marchegiani.
Il Premio per la Diffusione della Cultura Poetica Italiana è stato assegnato a Serena Vitale, slavista, scrittrice e traduttrice italiana.
Nata a Brindisi nel 1945, Serena Vitale, è stata allieva di Angelo Maria Ripellino, divenendo una grande conoscitrice della lingua e della letteratura russa e una delle personalità più competenti nel campo. Dal 1972 ha insegnato all’Università di Genova, è stata ordinario di Letteratura Russa all'istituto Orientale di Napoli, ricercatrice e docente di slavistica all’Università di Pavia e professore ordinario di Lingua e Letteratura Russa al Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne della Facoltà di Scienze Linguistiche e di Letterature Straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha scritto numerosi saggi, curato edizioni e ha tradotto e presentato al pubblico italiano opere di Brodskij, Cvetaeva, Esenin, Mandel'stam, Nabokov, e di altri autori. Nel settembre del 1985, a Palermo, è tra i vincitori (insieme a figure del calibro di Sciascia e Luzi) dell'11° Premio Internazionale Mondello. Autrice di saggi e testi letterari, nel 2000 si aggiudica il Premio Chiara e il Premio Bagutta con “La casa di ghiaccio: Venti piccole storie russe”, edito da Mondadori.
"L'attribuzione del Premio per la diffusione della Cultura poetica italiana a Serena Vitale – dichiarano il Presidente del PLC Michele Brancale e l'Assessore alla Cultura Claudia Larini - abbraccia la grande scuola della traduzione nella penisola, un vero e proprio ponte tra mondi che devono avvicinarsi e non allontanarsi, tanto più prezioso nel tempo in cui le guerre erodono la cultura derubricandola a propaganda e appendice o semplicemente ignorandola: gli umili si riconoscono 'minimi con minime ali'. Serena Vitale ha fatto amare la poesia russa in traduzioni straordinarie e fedeli, riuscendo a portare la forza del linguaggio poetico anche nelle sue opere narrative, coniugando inoltre filologia e investigazione nell'ambito della saggistica”.
Il Premio alla Carriera è stato assegnato ad Edith Bruck, scrittrice, poetessa, traduttrice e regista ungherese (naturalizzata italiana), testimone della Shoah.
Reduce dell’Olocausto e sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, Edith Bruck ha trascorso gran parte della sua vita a raccontare la terribile esperienza con la sua arte, gli scritti e portando la propria testimonianza presso scuole e università, per mantenere viva la memoria. Trasferitasi in Italia ne ha adottato la lingua, collaborando anche con alcuni giornali, tra cui Il Tempo, il Corriere della Sera e Il Messaggero. Il suo libro d’esordio è l’autobiografico “Chi ti ama così” del 1959. Tra le altre opere si ricordano “Le sacre nozze” (1969), “Lettera alla madre” (1988, Premio Rapallo), “Nuda proprietà” (1993), “L'amore offeso” (2002), “Quanta stella c’è nel cielo” (2009, Premio Viareggio), “Il sogno rapito” (2014), “La rondine sul termosifone” (2017), “Ti lascio dormire” (2019), “Il pane perduto” (2021, Premio Strega giovani, finalista al Premio Strega e Premio Viareggio-Rèpaci per la narrativa), “I frutti della memoria. La mia testimonianza nelle scuole” (2024) e la raccolta di versi “Les dissonances” (2025). Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2021), nel 2023 è stata insignita del Premio Campiello alla carriera.
“Il PLC ha deciso di assegnare il Premio alla Carriera a Edith Bruck come riconoscimento dell'alta capacità di evocare la vita nelle sue poesie, che nascono dall'esperienza di sopravvissuta al lager e al punto più basso della Storia, una vera infernale depressione, quale è stata la Shoah, paradigma di ogni disumana distruzione – spiegano Brancale e Larini -. Una figura preziosa, protagonista di una straordinaria carriera letteraria e non solo che siamo fieri e orgogliosi di premiare all’interno del Camaiore”.
Il Premio Speciale è stato assegnato a Giuliano Ladolfi, poeta, editore, docente e fondatore della rivista culturale Atelier.
Nato a Novara nel 1949, Ladolfi si laurea in Lettere Moderne alla Facoltà di Lettere e Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Inizia la carriera da insegnate nei Licei, fino alla nomina di preside, ruolo che ha mantnuto dal 1997 al 2010. Nella sua carriera da poeta, pubblica quattro raccolti di poesia: “Paura di volare. I ragazzi dell’Ottantacinque” (1988), “Il diario di Didone” (1994), “Enigma dello specchio” (1996) e “Attestato” (2005), testo tradotto in georgiano, inglese, spagnolo e francese. Nel 1996 fonda Atelier, rivista di poesia, critica e letteratura. Nel 2010 dà alla luce la casa editrice che porta il suo nome.
“Il Premio Speciale a Giuliano Ladolfi evidenzia anche il lavoro da lui condotto, durante tutta una vita, per fare appassionare generazioni di giovani al linguaggio poetico e a una sensibilità che si misura con le domande di fondo del nostro tempo – raccontano Presidente e Assessore -. Un tema che è molto caro anche al PLC e che vogliamo ancor più far nostro anche tramite il riconoscimento ad una figura che, in questo senso, ha saputo dare slancio e linfa in tutto il nostro Paese".
La premiazione, con la consegna dei Premi ai vincitori, si terrà, come di consueto, durante la Serata Finale del PLC, in programma a settembre.
Meteo Viareggio