E' in volo Ugo, il primo pipistrello dotato di geo localizzatore

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Dalla riserva naturale Oasi Dynamo sull’Appennino pistoiese

PISTOIA - La nottola di Leisler (Nyctalus leisleri), piccolo mammifero notturno e migratore, è il primo pipistrello italiano a essere stato monitorato con un localizzatore satellitare. La sua storia inizia tra i boschi e le bat-box di Oasi Dynamo, la riserva naturale affiliata al WWF che si estende per oltre mille metri di altitudine nel cuore dell’Appennino pistoiese.

Uno studio condotto dal CNR – Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (CNR-IRET), con il contributo decisivo dei ricercatori Leonardo Ancillotto ed Emiliano Mori, in collaborazione con il Max Planck Institute for Animal Behaviour, ha permesso di seguire per la prima volta gli spostamenti di un esemplare maschio, affettuosamente ribattezzato “Ugo” dallo staff dell’oasi. Al pipistrello è stato applicato un geologger, un dispositivo ultraleggero fissato al dorso con colla chirurgica e tecniche non invasive, che ha aperto una finestra inedita sulla vita segreta di questi mammiferi alati, spesso invisibili ma fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi.

Ugo ha lasciato le alture della riserva per spingersi verso la pianura, attraversando paesaggi diversi e sorprendenti. Il suo volo lo ha portato dalla faggeta dell’Appennino fino a Empoli, passando per Pistoia e sfiorando la periferia di Firenze. Un tragitto fatto di decine di chilometri, che racconta una vita in continuo movimento e che sottolinea quanto i pipistrelli siano sensibili ai cambiamenti dell’ambiente, del clima e delle attività umane.

Oltre a essere instancabili predatori di insetti e preziosi impollinatori, questi animali sono veri e propri bioindicatori: il loro comportamento rivela lo stato di salute degli ambienti forestali in cui vivono.

“Già i pochi dati trasmessi da Ugo ci suggeriscono che le nottole – persino i maschi – si spostano più di quanto fossimo propensi a considerare”, racconta Giulia Santalmasi, responsabile progetti di ricerca, attività educative e di conservazione di Oasi Dynamo. “Questo significa che azioni potenzialmente pericolose per i pipistrelli – come bonifiche di fiumi e aree umide, spargimento di pesticidi, o una pianificazione urbana poco rispettosa della biodiversità – possono recare danno a popolazioni anche molto distanti da dove le azioni vengono messe in atto, ponendo l'attenzione su una gestione territoriale che, per preservare la biodiversità, deve necessariamente andare oltre i confini delle aree protette o delle zone montuose”.

I dati raccolti fanno parte della rete europea “ICARUS Bats”, un progetto che punta a comprendere meglio come si modificano le rotte migratorie dei chirotteri e quali strategie adottare per tutelarli in modo efficace.

Fondamentale il contributo di Oasi Dynamo, che ha fornito supporto logistico e ambientale alla ricerca, rendendola possibile in un habitat straordinariamente ricco di biodiversità. Qui trovano casa numerose specie di pipistrelli, che si rifugiano tra le cavità degli alberi, i vecchi edifici e le bat-box installate appositamente per accoglierli. La riserva, nata per coniugare tutela ambientale e responsabilità sociale, si conferma sempre più come un laboratorio naturale a disposizione della scienza. Vi si svolgono regolarmente progetti di monitoraggio, censimenti della fauna selvatica e attività di educazione ambientale che coinvolgono scuole, famiglie e ricercatori da tutta Italia.

“Il nostro obiettivo è espandere significativamente la raccolta di dati e, nello specifico, i prossimi passi prevedono il tracciamento delle femmine, le quali tipicamente compiono spostamenti più estesi”, aggiunge Santalmasi. “Questo ci permetterà di ricostruire un quadro più chiaro delle rotte migratorie della specie”.

Tale conoscenza è fondamentale – come sottolineano i ricercatori coinvolti – per valutare l’impatto dei fattori ambientali e antropici, come i cambiamenti climatici e i rischi associati all’urbanizzazione. Le informazioni acquisite permetteranno di delineare e implementare strategie di conservazione più efficaci per queste specie.

Il volo silenzioso dei pipistrelli ci fornisce dunque indicazioni preziose. Ugo, con il suo localizzatore, non è più soltanto un pipistrello: è diventato una risorsa per decifrare il futuro, comprendere meglio l’ambiente che ci circonda e guidare nuove azioni di tutela.

Nel frattempo, proprio a Oasi Dynamo sta prendendo vita un nuovo Centro Visite, che diventerà un luogo di riferimento per la ricerca scientifica e l’educazione ambientale. Il centro ospiterà residenze per studiosi, progetti di studio, attività didattiche rivolte alle scuole di tutto il territorio nazionale, esperienze di ecoturismo e incontri divulgativi aperti alla comunità locale.

Un passo ulteriore nella costruzione di un luogo dove conservazione, conoscenza e partecipazione si incontrano.

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