Dino Sodini, presidente del Consorzio di Bonifica risponde per le rime al sindaco
Attualità giovedì 17 luglio 2025 0
VIAREGGIO - Il presidente del Consorzio di Binfica Toscana Nord, Dino Sodini risponde duro al sindaco di Viareggio ricusando ogni tipo di accusa.
"Dispiace leggere un altro attacco da parte del sindaco di Viareggio rispetto al quale cercheremo, di nuovo, di fare chiarezza, in maniera trasparente e lineare.
Il compito del Consorzio di Bonifica Toscana Nord è quello di garantire il corretto deflusso del fiume, peraltro nel tratto di competenza. Il sindaco, purtroppo, ancora una volta si vanta di aver sollecitato un nostro intervento alla Fossa dell’Abate: ribadiamo, come già fatto, che non è così. L’intervento del Consorzio è fattibile e attuabile nel momento in cui ci sia un’allerta, una possibile emergenza: in quei casi, si interviene per esempio per liberare la foce del fiume se ostruita, si rettifica il corso per garantirne un deflusso regolare in grado di assicurare la sicurezza idraulica.
Sostiene che la rettifica effettuata circa due mesi fa non avrebbe retto alle ondate di maltempo. Ci permettiamo di ricordare al sindaco che non si costruiscono case sulla sabbia, dovrebbe ben conoscere le parole del Vangelo.
Nel merito tecnico, inoltre, di quanto segnalato a seguito della mareggiata: il Consorzio ha effettuato tutto quanto rientrava nella propria competenza. Nel momento in cui è scattata l’allerta, domenica mattina siamo intervenuti con il trattore per verificare la necessità di aprire la Fossa dell’Abate. La foce era però già aperta e il fiume scaricava in mare, in maniera regolare: non c’era quindi bisogno di alcun intervento urgente.
Le foci dei fiumi vanno aperte in maniera intelligente, solo in caso di emergenza, altrimenti si rischia di creare un ulteriore danno.
Infine, sommessamente, facciamo presente al sindaco per la rettifica del corso d’acqua che lui vorrebbe e pretenderebbe da altri, che oltre la linea da cui inizia la costa è competenza del Comune, non del Consorzio: potrebbe informarsi di questo attraverso i propri uffici con la Regione Toscana. Non si è mai troppo grandi per imparare qualcosa di nuovo.
Peraltro, abbiamo più volte chiesto al sindaco di Viareggio un incontro istituzionale fra le amministrazioni di Comune e Consorzio che dovrebbero lavorare fianco a fianco, senza mai ottenere una disponibilità da parte sua.
In merito alla panchina rossa e alla parità di genere, crediamo davvero che non meriti risposta alcuna perché i membri dell’ufficio di presidenza vengono eletti dall’assemblea stessa, che è sovrana, e non nominati".
Il presidente
Dino Sodini
Di seguito l'attacco di Del Ghingaro al Consorzio di Bonifica a cui ha fatto seguito la risposta del presidente Sodini
UNA PANCHINA ROSSA. NESSUNA DONNA NELLA GOVERNANCE. E LAVORI DA RIFARE: IL CASO DEL CONSORZIO DI BONIFICA 1 TOSCANA NORD
Una panchina rossa, verniciata con cura, inaugurata sotto i riflettori per celebrare la lotta contro la violenza sulle donne. Un gesto simbolico, certo. Ma dietro quel colore acceso non si intravede alcuna traccia di politiche reali per la parità di genere. Il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord continua infatti a escludere le donne dai propri organi di governo, senza alcuna volontà – seppur non vincolata dalla normativa – di garantire una rappresentanza equilibrata.
La legge sui Consorzi di Bonifica non impone espressamente il rispetto delle quote di genere, è vero. Ma questo rende ancora più evidente la scelta culturale di chi guida l’ente: una direzione che preferisce il simbolo all’impegno, la foto all’inclusione, il gesto pubblico al cambiamento reale.
A questa mancanza di visione politica si aggiunge un altro segnale preoccupante: la gestione degli interventi infrastrutturali. Dopo un mio sollecito pubblico il Consorzio annunciava con urgenza il giorno successivo l’inizio dei lavori alla Fossa dell’Abate, uno dei punti più critici del reticolo idraulico tra Viareggio e il Comune limitrofo. Ma a due mesi di distanza, i lavori sono stati eseguiti male, per due volte infatti l'argine lato Viareggio è insufficiente a resistere in caso di aumento del flusso delle acque.
Incapaci di pianificare, inefficaci nell’esecuzione, lenti nel rispondere, frettolosi nel comunicare. Così non si tutela il territorio, e non si difende la sicurezza idraulica dei cittadini.
Il Consorzio di Bonifica amministra fondi pubblici ed è chiamato a un compito essenziale: prevenire il dissesto, mantenere la rete idraulica, garantire equilibrio ambientale. Non è un palcoscenico per operazioni di immagine.
Serve un cambio di rotta: nel metodo, nella composizione, nella cultura politica.
A partire da una cosa semplice: la coerenza.
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