Progetto scolastico sperimentale alla "Frediani" di Seravezza

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Progetto scolastico sperimentale alla "Frediani" di Seravezza
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Lezioni in esterno nei mesi di ottobre, marzo, aprile e maggio

SERAVEZZA – Partirà con il nuovo anno scolastico il progetto didattico sperimentale denominato “Scuola nel bosco” che coinvolgerà in una prima fase gli alunni della scuola primaria Frediani del capoluogo e potrà poi allargarsi ad altri plessi.
Si tratta senz'altro di una delle rilevanti novità di questo anno scolastico, pensata per introdurre un nuovo approccio formativo per i ragazzi.
Il progetto, avviato dall'assessorato all'istruzione in stretta collaborazione con l'Istituto comprensivo, si svilupperà nei mesi di ottobre, marzo, aprile e maggio, in occasione dei giorni di tempo pieno cioè lunedì e mercoledì, per un totale di 31 giorni.
I bambini frequentanti la Frediani entreranno regolarmente a scuola per poi essere accompagnati con lo scuolabus ad Azzano, dove si svolgeranno le attività didattiche previste dalla sperimentazione.
È un metodo ideato per approfondire e ripensare l’ambiente scuola, in un periodo storico caratterizzato da un inesorabile e rapido avanzamento della tecnologia che si ripercuote anche sulle dinamiche relazionali tra i giovani. Il progetto mira tra l’altro a richiamare attenzione sui valori espressi dai paesi della montagna: la storia dei borghi, l’ambiente naturale, le tradizioni e i prodotti locali, per favorire la loro piena conoscenza e valorizzazione nei cittadini di domani.

“L'obiettivo primario – spiega Valentina Mozzoni, assessore all'istruzione – è di puntare sul recupero di un rapporto positivo con la natura e il particolare l'ambiente circostante, per riscoprirne le dinamiche, i suoni, i profumi e le regole. Queste uscite consentiranno di calare la didattica e l’apprendimento tradizionali in un ambiente ricco di stimoli, accompagnando i bambini a sperimentare un nuovo percorso originale che può avere positive ripercussioni sulla formazione dei ragazzi”.
Per fare un esempio, studiare inglese in aula parlando di animali e piante sarà ben diverso – proprio ai fini dell'apprendimento – rispetto ad acquisire direttamente le conoscenze in un bosco, luogo in cui la teoria si associa all'esperienza diretta, sensoriale ed emotiva.
Questo tipo di attività, laddove sperimentato, ha messo in luce evidenti miglioramenti non solo nell'apprendimento ma anche nell’acquisizione di consapevolezza di sé e di capacità relazionale, che si traducono anche in aumento della sicurezza, del senso pratico e del benessere psicologico. Tutto questo va ad incidere positivamente sulla capacità dei ragazzi di lavorare sia individualmente che in gruppo. Insomma, si tratta di un modo stimolante di riavvicinarsi alla natura che si coniuga coi moderni metodi di insegnamento.







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