All'Isi Marconi scuola senza voti per una didattica flessibile

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All'Isi Marconi scuola senza voti per una didattica flessibile
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SERAVEZZA - L'ISI Marconi si presenta all'appello del nuovo anno scolastico come una scuola innovativa. Una conferma che viene questa volta dal progetto “Crescere”.
Con l’inizio dell’anno scolastico, infatti, riprende il suo percorso questo progetto
che consiste in una proposta di didattica innovativa, elaborata da un gruppo di docenti della sede di Seravezza del “Marconi”, prendendo a modello le esperienze portate avanti da qualche anno in varie realtà scolastiche italiane ed europee.

Con il Progetto “Crescere” si intende superare il modo tradizionale di fare scuola, a favore di una relazione educativa che promuova il benessere, l’autostima e il senso di responsabilità degli studenti. Ciò viene tradotto in una didattica “flessibile”, nel senso che si adatta alla classe, utilizzando in particolare il lavoro cooperativo e interdisciplinare.

“Crescere” riserva un’attenzione particolare alla valutazione: i classici voti numerici 4, 5, 6, 7 e così via sono infatti sostituiti da valutazioni descrittive del percorso che lo studente sta realizzando, così come delle prove scritte e orali. Valutazioni che vengono condivise e discusse con lo studente e quindi annotate sul registro personale. Come prevede la normativa, durante lo scrutinio intermedio e quello finale viene assegnato un voto numerico individuale per ogni disciplina, su proposta del docente della materia stessa.

“Il passaggio dal voto numerico al giudizio è stato indubbiamente un cambiamento importante per gli studenti ma anche per noi insegnanti – spiega Andrea Bigicchi, giovane insegnante di matematica e coordinatore della classe del triennio dell’indirizzo Alberghiero in cui viene sperimentato il progetto – tanto che ha presentato all'inizio qualche criticità, prontamente superata attraverso momenti di confronto con la classe, che hanno anche favorito lo sviluppo nei ragazzi della capacità di analisi critica”.

Dopo un anno di sperimentazione, le metodologie didattiche utilizzate - di tipo squisitamente laboratoriale e quindi con riduzione al minimo delle lezioni frontali - hanno dato ottimi risultati, permettendo lo sviluppo di positive relazioni interpersonali tra gli studenti e costituendo un arricchimento per gli insegnanti, costantemente stimolati a mettersi in gioco.

“Un bilancio decisamente positivo – conclude il professor Bigicchi – che ha rafforzato la nostra volontà di portare avanti questa esperienza, arrivando al suo naturale compimento alla fine del triennio. Nel frattempo torneremo a lavorare con il gruppo allargato, che ha in origine elaborato il Progetto “Crescere”, e con quanti tra i colleghi volessero unirsi ad esso, in modo da poter condividere esperienze, buone pratiche e iniziative di formazione. Perché solo attraverso la condivisione e la discussione, l'esperienza del singolo può diventare patrimonio di tutti”.

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