Calcio, un po' di storia: i 6 campionati del Viareggio in Serie B
Sport martedì 18 novembre 2025 0
C’è stato un tempo in cui il nome di Viareggio non evocava soltanto spiagge dorate, stabilimenti balneari e il celebre Carnevale, ma anche sfide accese sui campi della Serie B, contro squadre ben più blasonate. Una storia poco conosciuta, ma che merita di essere raccontata, è quella del Viareggio Calcio: una società capace, tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, di guadagnarsi un posto nel calcio che contava, con sei partecipazioni al campionato cadetto.
È facile dimenticarlo oggi, quando il Viareggio non milita più nei campionati professionistici e il calcio locale fatica a ritrovare stabilità tra i tanti riassetti societari, ma quella maglia bianconera ha incrociato per diverse stagioni la strada di realtà importanti del calcio italiano. Quella dei toscani fu una parentesi breve ma intensa, fatta di salvezze sudate, trasferte difficili e sogni coltivati contro ogni pronostico, che ancora oggi rappresenta un piccolo gioiello della memoria sportiva toscana. Vale la pena ricordarlo proprio oggi, in un momento storico in cui la Serie B si conferma uno dei campionati più equilibrati e affascinanti del panorama nazionale.
Pur non rappresentando il massimo campionato italiano, quello cadetto resta un torneo di assoluto valore, considerando anche che vi militano anche gloriose squadre. Tra le partecipanti troviamo ad esempio oggi le formazioni di città importanti, come la Sampdoria, il Bari, il Venezia, il Palermo, la Reggiana. E queste realtà con un prestigioso passato devono spesso confrontarsi con compagini 'provinciali' ma di ottimo valore e buona organizzazione: quest'anno ad esempio stando alle quote sul vincitore della Serie B rosanero e lagunari devono vedersela con Cesena, Modena e Monza per la conquista delle posizioni di vertice che valgono la promozione in A.
In un contesto simile, tornare con la mente alle imprese di una squadra come il Viareggio aiuta a capire quanto sia importante, per molte realtà locali, anche solo il sogno della Serie B. La prima apparizione del club toscano risale alla stagione 1933-1934. Allora la seconda serie era divisa in gironi, e il Viareggio seppe conquistare il diritto a misurarsi con avversari di tradizione. Seguì un quadriennio di presenza continuativa in B, fino al 1936-1937, con prestazioni onorevoli, sempre all’insegna del sacrificio e della compattezza. In quegli anni, la società era punto di riferimento per l’intera area versiliese, capace di attirare tifosi da tutta la provincia.
La seconda parentesi in Serie B arrivò nel dopoguerra. La stagione 1946-1947 vide il ritorno del Viareggio nel campionato cadetto, in un’Italia che cercava di ricostruire sé stessa anche attraverso lo sport. L’anno successivo fu l’ultimo in B per i bianconeri: il torneo 1947-1948 segnò la fine dell’avventura ai massimi livelli. Sei stagioni complessive, che oggi sembrano lontanissime, ma che all’epoca significarono tantissimo per la comunità cittadina.
Negli anni trascorsi in cadetteria, la squadra toscana non contava su nomi che avrebbero poi raggiunto la fama nazionale o internazionale come avvenuto in altri club. Tuttavia, ci furono alcuni calciatori che si distinsero per rendimento e che, in certi casi, proseguirono carriere dignitose anche in altre squadre italiane, soprattutto in Serie B e Serie C. In epoche invece più recenti, grandi nomi del calcio nostrano che hanno indossato i colori bianconeri sono stati Walter Mazzarri, Leonardo Pavoletti e Antonio Di Natale.












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