Uccide la famiglia : LIBERO,
Cronaca domenica 28 maggio 2006 0Giustizia ridicola
Una notizia d'attualità su cui vogliamo soffermarci perchè ha dell'incredibile :
Ferdinando Carretta è stato considerato incapace di intendere e di volere, a giorni potrà lasciare l’ospedale psichiatrico l’uomo che ha ucciso madre, padre e fratello
OTTO ANNI DI CARCERE !!!
La prossima settimana, infatti, Ferdinando Carretta, il 44enne di Parma autoaccusatosi di avere ucciso i genitori e il fratello minore nell'agosto dell'89, sarà un uomo praticamente libero. Tempo qualche giorno e il Tribunale di Sorveglianza di Mantova, a quanto apprende l'ADNKRONOS, emetterà il decreto di revoca della misura di sicurezza e la conseguente concessione della ''licenza di esperimento''. In altre parole, Ferdinando Carretta, attualmente detenuto nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, la prossima settimana diventerà un uomo praticamente libero.
Lo attende una comunità di recupero a Forlì dove Carretta verrà ospitato. L'unica piccola restrizione, in base a quanto disporrà il magistrato di sorveglianza, riguarderà il fatto che una volta alla settimana, ma l'intervallo potrebbe essere anche più lungo, Ferdinando dovrà presentarsi per i controlli ai servizi sociali del territorio. Per il resto sarà un uomo libero e non si esclude che in futuro non decida di ritornare nella sua casa di via Rimini, luogo del massacro del padre Giuseppe, della madre Marta e del fratello Nicola, secondo quanto confessò lo stesso Carretta, ritrovato a Londra nel 1998. Interpellato sulle novità, Marco Moglia, uno dei legali di Ferdinando, si limita a dire: ''Chiediamo il massimo riserbo data la fase estremamente delicata''.
La liberazione di Ferdinando Carretta non è l'unica novità. Accanto a questo aspetto, infatti, vi è anche quello legato all'eredità, argomento di lite giudiziaria tra Carretta e le zie. Tra i due appartamenti di Parma e i liquidi, la somma lasciata dai genitori si aggira sui 700 mila euro. Al riguardo, martedì prossimo presso la Corte d'appello di Bologna sara' celebrata la prima udienza d'appello, ma con tutta probabilità, salvo eventuali accordi tra le parti, la vicenda non si concluderà nell'immediato. In primo grado la partita si era chiusa a favore delle zie.
NOI NON ABBIAMO PAROLE !!!
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