Presentata JUNIOR BUTTERFLY

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Presentata questa mattina a Viareggio
JUNIOR BUTTERFLY
l’opera di Shigeaki Saegusa
in scena in prima assoluta per l’Europa il 3 e il 9 agosto
al Festival Puccini di Torre del Lago



Il 2006 verrà certamente ricordato per l’ insolita apertura che il Festival Puccini fa alla cultura e alla musica del Giappone.

IN PRIMA ASSOLUTA PER L’EUROPA IL CARTELLONE DEL FESTIVAL PUCCINI OSPITERA’ Junior Butterfly OVVERO IL SEQUEL DI MADAMA BUTTERFLY DEL COMPOSITORE GIAPPONESE SHIGEAKI SAEGUSA

NEL PROGRAMMA DELLA 52° EDIZIONE ANCHE UN ALLESTIMENTO GIAPPONESE DI Madama Butterfly FRUTTO DI UNA COLLABORAZIONE CON SAKAI CITY OPERA


Tante le novità della Stagione 2006 del Festival Puccini di Torre del Lago che, accanto al nuovo allestimento di Tosca con le scene di Igor Mitoraj per il progetto Scolpire l’opera, presenta due progetti speciali che comprendono la rappresentazione in prima assoluta per l’Europa dell’opera Junior Butterfly del compositore giapponese Shigeaki Saegusa che racconta le vicende del figlio di Cio Cio San, quel bambino per una metà nipponico e per l’altra statunitense che Pinkerton porta oltreoceano nel 1904.

Saranno due le rappresentazioni a Torre del Lago, il 3 e il 9 agosto, data quest’ultima che coincide con l’anniversario (il 51°) della bomba su Nagasaky. Ed è proprio il conflitto tra Stati Uniti e Giappone, nel quadro della Seconda Guerra Mondiale, a fare da sfondo alla vicenda che, come la storia da cui è originata, si conclude con la tragica scomparsa di Naomi, di cui Junior Butterfly si è innamorato.

La trama

L’opera del compositore giapponese Shigeaki Saegusa su libretto di Masahiko Shimada narra le vicende del figlio di Cio-Cio-San e di Pinkerton sullo sfondo del dramma atomico di Nagasaki nel 1945.

La storia prende le mosse da quel bambino, JB, che diventato uomo negli Stati Uniti dove è cresciuto insieme a suo padre Pinkerton e a sua moglie Kate, parte per il Giappone con un incarico nella direzione di informazione bellica degli Stati Uniti. Durante la sua permanenza in Giappone, vive a Kobe e si innamora profondamente di Naomi, i due si sposano, nonostante il matrimonio sia osteggiato dal conflitto tra le loro due patrie. JB rivela la sua decisione di mantenere la sua neutralità nel paese dove è nata e morta sua madre.

Lo scoppio della bomba atomica sconvolge però la loro vera storia d’amore. JB viene imprigionato perché americano, Naomi è tra le vittime sfigurate dall’esplosione.

I due si ritrovano, in un convento a Nagasaky, Naomi è stesa sul letto con il corpo completamente avvolto da fasce e si spegne mentre si giurano amore eterno.

L’opera è stata rappresentata sino ad oggi solo in Giappone. L’evento a Torre del Lago è reso possibile grazie all’intervento di main sponsor giapponesi tra i quali Toyota Motor Corporation, All Nippon Airways Co., Ltd, JTB Corp, TAISEI Corporation, CURRY HOSE CoCo ICHIBANYA
e sarà annunciato a Tokyo in una conferenza stampa in programma negli ultimi giorni di giugno.

La produzione giapponese sarà seguita a Torre Del Lago da numerosi inviati di carta stampata e televisioni del Giappone e sono attesi a Torre del Lago per le due rappresentazioni numerosi personaggi e personalità giapponesi del mondo dello spettacolo, della finanza e dell’economia.


L’allestimento

Un allestimento in assoluto stile giapponese con pochi e simbolici elementi. Tra tutti spicca il giardino zen di cui un monaco si prende cura e dove scorre il fiume la cui corrente simboleggia la vita. Un giardino splendido nel primo atto devastato poi dagli effetti della bomba.

I PROTAGONISTI

Un allestimento grandi firme. I costumi sono firmati dalla notissima stilista giapponese Junko Koshino, mentre il disegno luci che in questo allestimento gioca un ruolo fondamentale sarà progettato da Motoko Ishi, grande e famosa light designer giapponese, che ha già collaborato con il Festival Puccini di Torre del Lago per il famoso allestimento di Madama Butterfly con le scene dello scultore giapponese Kan Yasuda, rappresentato anche in Giappone in una tourneè di grande successo a Tokyo, Nagasaki e Kobe.

Tutti giapponesi e molto famosi nel paese del Sol Levante gli interpreti.

Il Coro giapponese, Roppongi Male Chorus, vera curiosità, è composto da appassionati di opera dell’alta società giapponese: politici, uomini d’affari, uomini di cultura, accademici che studiano e frequentano il canto, anche tutti i giorni, ispirati da una singolare filosofia: “trascorrere la vita proclamando la bellezza della musica” pass through life declaring the beauty of music

Merita quindi per ciascuno di loro lasciare per qualche ora i lussuosi uffici del centro di Tokyo per studiare le partiture delle più belle opere italiane e non solo. Naturalmente questo coro lavora con i più apprezzati direttori del Giappone che garantiscono così a questa speciale compagine corale una preparazione di alto livello.

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