La Costa Toscana tra Nautica e Turismo

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Seminario a Viareggio, seconda tappa verso la Conferenza regionale: manifatturiero e terziario a braccetto. La Regione: 'Sentirsi sistema non basta, occorre agire di conseguenza'.

VIAREGGIO (LUCCA) - Si apre con un minuto di silenzio, chiesto dall'assessore Bertolucci, e con il ricordo del giovane marinaio sudafricano Joubert Thomson, morto martedì dopo il grave infortunio la settimana scorsa in un cantiere navale di Viareggio, il secondo seminario verso la conferenza regionale del mare, la seconda dal 2001, che si svolgerà a giugno a Livorno.
'Non ci può essere vero sviluppo senza sicurezza – ribadisce l'assessore al bilancio e alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci – E aziende come le nostre, che nella nautica da diporto hanno un prestigio mondiale, devono fare necessariamente la loro parte. Come Regione stiamo scrivendo la nuova legge sugli appalti'.

Dopo Marina di Carrara e i porti, all'Hotel Esplanade di Viareggio è la volta della navalmeccanica, della nautica e del turismo.
La Toscana eccelle nella penisola per la nautica. E il primato dell'Italia è ben evidente. Nel 2004 ha prodotto 189 yacht: nel 2000, con cento, già aveva superato gli Stati Uniti.

Manifatturiero e terziario a braccetto.
Nella patria toscana (e non solo toscana) dei cantieri che costruiscono megayacht per tutto il mondo l'assessore regionale alle attività produttive Ambrogio Brenna lancia uno slogan: 'Non solo manufatturiero, non senza manufatturiero'.

Il che non significa ostinarsi sulla subfornitura a basso costo, 'che sarebbe solo accanimento terapeutico', ma riposizionarsi.

Non solo terziario insomma, anche se sul terziario occorre investire 'se – cita l'assessore al volo un dato - chi delocalizza lo fa per il 68% negli Stati Uniti e in Europa, non in paesi dove la manodopera costa meno. E lo fa perché terziario e servizi, non solo pubblici, sono inadeguati'.

L'assessore Bertolucci appena prima aveva parlato di integrazione e coordinamento delle politiche, a più livelli, ricordato la necessità di un sistema integrato ed efficiente di infrastrutture e sottolineato la grande risorsa economica che è la costa e l'attenzione sul mare nel nuovo programma regionale di sviluppo che fissa strategie ed obiettivi fino al 2010.

'I cantieri della nautica da diporto, specie quelli più grandi - spiega - possono rappresentare un'importante leva di sviluppo e di crescita per l'economia locale, per il vasto indotto a cui sono legati. Ma essenziali, in un settore che sempre più punta sulla qualità, sono la formazione e l'aggiornamento professionali'.

La nautica non si ferma sulla costa, si allarga a Firenze e al Casentino: in fondo i cantieri Picchiotti, che poi si sono trasferiti a Viareggio, sono nati nel 1907 a Limite sull'Arno.
E sull'Arno i maestri d'ascia operavano già dal Seicento.

'I distretti, che si fanno 'dis-larghi', vivono in una dimensione regionale – ricorda l'assessore Brenna – Servono politiche pubbliche per lo sviluppo, che è cosa diversa dal controllo pubblico dell'economia. Serve attenzione per le strategie industriali. Occorre investire sulla qualità dei prodotti e sulla competitività, che non può fermarsi all'interno dei cancelli dell'azienda'.

Da qui le scelte della Regione: offrire servizi pubblici avanzati alle piccole e medie imprese, con un centro unico per i servizi della nautica da diporto che nascerà a Viareggio, sostenere con bandi per le Pmi la filiera produttiva, favorire l'innovazione e migliorare le reti.

La nautica in Toscana conta 788 aziende, di cui 229 cantieri e 450 aziende impegnate nel comparto degli accessori. Altre 109 si occupano di motori marini. Per addetti ed export siamo in Italia secondi soli alla Liguria. Il 57% delle aziende toscane è impegnate nel diporto nautico.

Con il progetto 'Ict & security', sottoscritto con il ministero per favorire l'uso delle nuove tecnologie, la Regione ha finanziato dieci progetti per un investimento di 2,5 milioni di euro. Con il programma regionale di azioni innovative V.IN.C.I., che incentiva le aziende ad aggregarsi e si propone di stimolare ricerca e sviluppo, in particolare sono stati investiti sulla nautica 600 mila euro. E poi ci sono i fondi europei e i fondi Cipe.

Turisti in crescita, ma non guardiamoci allo specchio.
Di sistema che deve farsi compiuto parla anche l'assessore al turismo e al commercio Anna Rita Bramerini: 'A volte ci sentiamo sistema, ma non agiamo come tale' chiosa. Il tempo di guardarsi allo specchio oramai è passato. I turisti sono tornati a crescere, quello balneare è il turismo dal maggior peso nella regione. Per struttre siamo secondi solo all'Emilia Romagna".

'Ma la Toscana – avverte l'assessore - non può più permettersi di vivere di rendita'. Le parole d'ordine, ricordate anche dall'assessore Bertolucci, sono integrarsi e cercare di destagionalizzare i flussi turistici soprattutto estivi, integrare il mare con l'entroterra, sfruttare meglio l'escursionismo nautico, offrire itinerari sportivi e culturali, promuovere il turismo verde e sostenibile. In una parola diversificarsi.

'Dobbiamo utilizzare il mare e il balneare come un biglietto da visita per un turismo che può tornare nel resto dell'anno – riassume l'assessore Bramerini - la sfida è tornare ad essere competitivi nel rapporto qualità-prezzo. Non solo sulla ricettività - 'che non ci vede svantaggiati rispetto a Spagna e Croazia' chiosa l'assessore - ma soprattutto sui servizi, dove abbiamo rispetto agli stessi concorrenti prezzi più alti.

Fonte: ViaRoma100.net

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