Eventi: Coppa Shotokan in programma per domenica 3 giugno

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Carissimi lettori, poche e brevi righe per spiegare la ragione di essere delle nostre Scuole.

Per noi tutti che abbiamo condiviso, il suo lungo cammino d’evoluzione, ha sempre avuto un senso esserci con il nostro entusiasmo, con la comune voglia di costruire e di partecipare alle varie iniziative che via via nascevano da spunti di condivisione e d’unitarietà.

Proprio per rendere sempre piu’ unito il percorso e consapevole il valore dei nostri sacrifici ed entusiasmi, abbiamo organizzato e proponiamo questo grande evento che, nel rispetto della tradizione, non fara’morire la nostra voglia di partecipare attivamente.

Per questo evento, gli Enti di Promozione Sportiva C.S.E.N. e A.C.S.I., uniscono in collaborazione due scuole di Karate-Do Shotokan, la SHOTOREIGIKAN e la FE.I.KAR.

In questa chermesse siamo lieti di avere come rappresentante del C.S.E.N. il M° Francesco Romani, Vice Presidente Nazionale del settore Arti Marziali e, per l’A.C.S.I., il Sig. Novelli Aldo presidente regionale e membro del direttivo nazionale.

Ed ora qualche piccolo ragguaglio per meglio ricordare anche il significato del termine Shotokan:
Il primo dojo di karate nasce il primo marzo 1938 costruito dagli allievi di G. Funakoshi.
Esso diventa il centro dell'insegnamento del karate di Gichin Funakoshi che lo ha denominato "SHOTOKAN" (La casa nel fruscio della pineta), ed è frequentato da numerosi adepti fino all'inizio della seconda guerra mondiale, fu distrutto dal bombardamento del marzo 1945.
Perché il nome "SHOTOKAN"?

Gichin Funakoshi componeva fin da giovane delle poesie, ne calligrafava con notevole arte; egli aveva scelto come pseudonimo di calligrafo Shoto (fruscio della pineta).

II suo paese natale era infatti dominato dal castello di Shuri, che era prolungato da colline e da monti coperti da foreste di pini, questi formano una lunga catena chiamata Kobisan (Monti della coda di tigre).

Gichin Funakoshi aveva l'abitudine, in gioventù, di passeggiarvi spesso, di giorno e anche di notte, al chiaro di luna o sotto le stelle, il fruscio dei pini lo accompagnava, da allora firmando “SHOTO” le sue poesie calligrafate, il ricordo del canto della pineta lo riportava ai sentimenti dell'infanzia e della giovinezza.

E quando egli sceglie Shoto come nome del suo dojo di karate, vuole ancora legare l'immagine del fruscio della pineta alla via che segue nel karate.

"Amerei proseguire la via del karate, così come la vita nella grazia della verità intrinseca alla calma del fruscio dei pini", scrive Funakoshi.
E' nella primavera del l938 che egli affigge l'insegna "Shotokan" (kan significa casa o dojo) davanti al suo dojo, questo nome sarà in seguito utilizzato per designare la sua scuola, Gichin Funakoshi ha 70 anni.

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