Il Comune presenta i nuovi cantieri in Darsena,tutte le informazioni

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Polemiche continue sulla costruzione

"La costruzione dei nuovi cantieri in Darsena ha suscitato non poche polemiche, ma si basa su esigenze forti sia per quanto riguarda la produttività di sviluppo del territorio, sia per quanto riguarda l'aspetto ambientale". Questo è ciò che ha affermata Mauro Rossi, Assessore alle politiche portuali del Comune di Viareggio, ieri mattina, mercoledì 4 luglio, durante la Conferenza Stampa indetta proprio per spiegare nel dettaglio le nuove costruzioni.

"Quattro cantieri: Tecnopool, Fratelli Rossi, Euroyacht, Cantieri Viareggio - continua l'Assessore Rossi - potranno usufruire dei nuovi capannoni alti 15 metri per costruire imbarcazioni intorno ai 50 metri. Ciò, oltre a migliorare la loro locazione, servirà anche ad aumentare l'occupazione, visto che i 4 cantieri si sono impegnati ad assumere in totale 42 nuovi addetti, alcuni fra l'altro presi delle liste di disoccupazione. Per ciò che riguarda l'impatto ambientale, visto il territorio molto delicato, le costruzioni e gli allestimenti verranno fatti in metallo, ma la vetroresina verrà utilizzata solo per gli allestimenti".

La parola passa poi all'Architetto Paolo Riani che ha progettato tutta la struttura: "Quella dei distretti industriali è, come si sa, un’esperienza originale italiana che ha rivoluzionato i parametri e la stessa definizione di sviluppo economico. La produzione nautica della città di Viareggio s’impone nel mondo per la sua qualità. Ne è meritevole un’imprenditoria diffusa, riconoscibile in un nucleo di piccole e medie imprese che si presentano sul mercato come un insieme animato da spirito di concorrenza e anche di cooperazione. Punti di forza sono capacità inventiva e flessibilità. Offre l’esempio virtuoso di un prodotto industriale in espansione, che deve essere assecondata."

"Vista in questa prospettiva - afferma l'Architetto Riani - la costruzione di nuovi cantieri, come previsto dal VGDR12, rappresenta uno sviluppo di tale realtà produttiva, che deve essere accettato, pena l’atrofizzazione e lo squilibrio di tutto il sistema. Tale intervento deve tener conto almeno di due elementi fortemente condizionanti, entrambi di valenza urbanistica:

1) l’aggiunta di una volumetria così consistente nell’area prevista rischia di produrre un impatto ambientale negativo, seppure limitatamente all’aspetto visivo;

2) l’ambiente circostante è caratterizzato da un aspetto frammentario e disorganico, risultato di una crescita senza regola e senza piano, per interventi successivi disattenti alle preesistenze.

Mentre il secondo elemento fa parte di un vissuto ormai metabolizzato, il primo desta una diffusa preoccupazione fino a indurre a considerazioni e resistenze oppositive di natura romantica. Al contrario, data la necessità dell’intervento, le condizioni di partenza possono solo sollecitare, anzi esigere, un impegno istituzionale e progettuale tali da affidare alla qualità architettonica dell’insieme il riscatto dell’intervento stesso. Si può ambire a produrre una funzione-segno forte, riconoscibile e capace anche di riassumere e dare ordine all’ambiente circostante, relazionandosi ad esso."

Il progetto elaborato dall'Architetto Riani tiene conto delle condizioni di partenza attraverso vari accorgimenti:

- Per inserire l’oggetto architettonico nello spazio urbano dato, superando i limiti del lotto circoscritto, si è accentuata la relazione pieno/vuoto, cercando levità, trasparenza, lucentezza, colore.

- Mutuando codici formali dal linguaggio nautico, i 4 capannoni, corrispondenti ad altrettante unità produttive, hanno una struttura metallica composta di cavi e montanti in acciaio che richiamano le cime e gli alti alberi delle navi ancorate al porto.

- La struttura in acciaio sarà colorata in argento e i pannelli prefabbricati di graniglia di marmo bianco saranno ornati da una grafica forte e precisa studiata in collaborazione con Andrea Lancellotti, un artista grafico di Milano.

- La parete sud sarà ornata da una scultura animata ispirata da Susumu Shingu, un'artista giapponese di Tokyo che crea sculture che interagiscono con la natura, con il vento, con l'acqua, con la luce del sole. Per Viareggio è stata creata una grande scultura mobile costituita da tre onde colorate (giallo, rosso e blu) che ruotano contemporaneamente spinte dal vento con velocità diverse su piani diversi, formando una composizione in continuo mutamento, mai uguale a se stessa, in un gioco sorprendente di colori, di luci, e di ombre.
Il marchio del Consorzio Nautico Viareggio si ispira a questa composizione.

Estremamente leggero e vivacemente colorato, l’insieme si anima con la luce del sole, creando una vibrazione dinamica di chiari e scuri e di ombre sulle pareti di tamponamento che cambia con il corso giornaliero del sole.
Qualità formali e visive, queste, perseguite pensando, oltre che al mare, alla tradizione del Liberty e del Carnevale viareggini.

La distanza di questa facciata dal bordo della strada è di oltre 9 metri. E' prevista in quest'area un'aiuola di alberi di alto fusto, un marciapiede pedonale e un parcheggio con alberi di medio fusto.

I tamponamenti laterali sono previsti in materiale traslucido per la parte alta, opaco per la parte bassa. Le superfici esterne totali dell'edificio sono composte da 1850 mq. di pannelli in graniglia di marmo bianco e da 2545 mq. di materiale traslucido o trasparente.

Alti portoni scorrevoli, la cui estetica è rigorosamente determinata dalla funzione, caratterizzano il lato dei capannoni che si affaccia sul mare e saranno ornati da una riproduzione del marchio alta 15m quindi ben visibile da lontano a chi viene dal mare. L'intervento è così immediatamente riconoscibile e segna come una bandiera il limite sud della parte produttiva del porto con l'ambizione di diventarne simbolo.

Particolare rilievo è stato dato al prospetto opposto che si affaccia sulla piazza dedicata alla mostra delle barche all’aperto. E' intenzione dell'Architetto e del Comune chiedere una nuova convenzione per curare l'arredo del piazzale A disciplinandone l'uso e creando un'area verde lungo la strada in modo da precisare la scala di quel prospetto e creare un graduale passaggio fra il costruito e il verde del parco.
Sarebbe anche possibile recuperare al centro del piazzale la grande maschera di carnevale appoggiata sopra una bassa scalinata che diventi palcoscenico di un teatro, come era prevista nel progetto preliminare approvato nel 2005 e successivamente presentato al Principe di Piemonte ed esposto su un grande pannello nella passeggiata per circa due mesi.

Il prospetto nord è attraversato diagonalmente da un percorso pedonale che dal livello del suolo conduce fino alla quota di 12 m, dove sono sistemati i volumi degli uffici, arretrati rispetto al filo della facciata, e conclusi da una piccola piazza pedonale aerea.

Cura particolare è stata data al progetto della struttura, concepita con un sistema molto raffinato che permette di ridurre al minimo le sezioni delle strutture con un consistente abbassamento dei costi che rende il metodo costruttivo competitivo sul mercato.

La griglia della copertura risulta essere un supporto ideale per un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Si tratta di una superficie di circa 5400 mq. capace di produrre una quantità di energia superiore a quella necessaria al funzionamento dei cantieri.

Sarà quindi questo uno fra i più grandi edifici di questo tipo in Italia e forse in Europa.

L'articolo intero si può leggere su NauticaVersilia :
http://www.nauticaversilia.com/portale_nautica_versilia/news2.asp?news_id=213
Fonte Ufficiale

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