Attacco terroristico al Carnevale di Viareggio : non è vero niente !!! Ecco tutta la verità

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La Questura : non fu trovato niente

Da " il Giornale della Toscana"
Copiamo e incolliamo

Al Carnevale di Viareggio secondo «una fonte confidenziale altamente qualificata potrebbe essere compiuta un’azione terroristica ad opera di un gruppo composto da 6/7 persone, tra le quali 3 donne mascherate con indumenti religiosi».

Siamo nelle prime settimane dello scorso gennaio e dagli uffici del Sismi arriva questa segnalazione, che il Giornale della
Toscana ha potuto visionare assieme a tutta la documentazione relativa. Una segnalazione lacunosa, in cui manca il luogo, l’eventuale gruppo di appartenza dei presunti terroristi, il materiale che avrebbero voluto utilizzare.

A distanza di quasi sei mesi - non a caso - quella segnalazione, finita negli allegati della relazione degli 007 inviata al
Parlamento, è rimasta però lettera morta. Spiegano infatti fonti della Questura di Lucca: «Facemmo tutti gli accertamenti
possibili e immaginabili,ma non trovammo nulla ».

Eppure a Viareggio si parlava di questo potenziale attentato, secondo quanto rilanciato da «Qn». Una segnalazione
che, per la verità, non è l’unica dedicata al Carnevale di Viareggio: da almeno sei anni un “riservato” ha per oggetto
minacce terroristiche contro la manifestazione.

Ripercorriamo però la storia di questo “allarme”: giunta la segnalazione, il vicequestore vicario di Lucca, Sanna, prende carta e penna e scrive ai responsabili delle forze dell’ordine che «vorranno disporre l’ulteriore massima intensificazione delle misure di prevenzione e di vigilanza a carattere generale e dei servizi a tutela degli obiettivi esposti a rischio», come si legge nel documento dell’ 11 febbraio 2007, ad uso esclusivo degli uffici (non «classificato» , come invece avviene in casi di questo genere).

Il risultato è: «Le notizie fornite non consentono, al momento, di valutare l’attendibilità » della segnalazione.
Andando a riprendere in mano i verbali delle riunioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto
dal prefetto Aronica, vi è sì traccia della segnalazione del Sismi. Ma ci sono soprattutto le conseguenze di quella segnalazione: la soglia di vigilanza rimane «invariata» rispetto agli anni precedenti: tombini sigillati, chiusura
delle strade ritenute a rischio, «bonifica» degli ambienti con cani anti-esplosivo, creazione di un «reticolo invisibile
» di uomini.

Di più: anche al «Casa» (Comitato di analisi strategica antiterrorismo) dove confluiscono tutte le segnalazioni sospette,
la valutazione che emerse – stando ad ambienti dell’intelligence – fu piuttosto “tiepida”.
Per non parlare dei commenti degli uomini in divisa. Quanto emerso sulle cronache ieri ha provocato un clima d’irritazione nel mondo dell’intelligence. Si fa notare che di quella segnalazione non vi sia traccia nella relazione finale degli 007. Le polemiche non mancano. Il primo a sollevarle fu l’attuale direttore del Sisde, Gabrielli, che in Parlamento – unico caso nella storia italiana – si lamentò del pressappochismo di molti uomini dei servizi.
Unclima di paura? Elio Tofanelli, patron del Carnevale, da noi interpellato ieri ha spiegato che «sì, giravano
queste voci ma parlai coi responsabili delle forze dell’ordine che mi tranquillizzarono... Insomma non abbassiamo la guardia, ma la festa deve rimanere festa».

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