Comune devi fare qualcosa ! Adesso basta ! Lo sfogo di 3 ragazze viareggine costrette al trasloco a causa degli immigrati al palazzo Telecom

Attualità venerdì 7 settembre 2007 0

Mail arrivata in redazione :

Buongiorno,

Scriviamo da Viareggio per segnalare una situazione ignorata dalle forze dell’ordine della città e dallo stesso Municipio.

Circa una decina di giorni fa, le forze dell’ordine hanno provveduto per la seconda volta consecutiva allo sgombero di un vecchio edificio Telecom inutilizzato da anni situato in via Monte Nona a Viareggio occupato abusivamente da Rom ed extracomunitari.

Il giorno seguente i giornali locali hanno pubblicato la notizia dello sgombero, ma invece di ottenere il risultato sperato, in questo ultimi giorni la situazione si è rovesciata : al momento queste persone-ora se ne contano circa 60- non solo hanno occupato l’edificio,ma si stanno organizzando per farne loro dimora.

Il palazzo Telecom è situato di fronte a case e fondi commerciali, tra i quali il nostro magazzino ed ufficio, dove arriva regolarmente merce.

A gestire questa attività siamo tre ragazze e sinceramente parlando..non ci sentiamo più tranquille, né per la nostra incolumità né per quella del nostro materiale, in quanto queste persone si aggirano continuamente anche all’interno della nostra proprietà. Noi potremmo convivere con questa situazione, se non fosse che si sono già verificati episodi di furto e relativi problemi.

Inoltre tempo fa ci è stato chiesto di spostare il compressore del condizionatore d’aria situato sulla facciata dell’edificio perché “rovinava” l’immagine di quest’ultimo..Pur avendo di fronte un palazzo abbandonato da anni e pieno di immondizia e di sterpaglie e ora occupato abusivamente..

Ci siamo rivolte più volte alle forze dell’ordine, le quali scaricano le responsabilità al Comune di Viareggio, dichiarandosi impossibilitati ad intervenire perché sprovvisti di mandato di sgombero, che deve essere firmato dal Comune. Lo stesso Comune, invece, scarica le responsabilità sulla Telecom, sostenendo che l’edificio appartiene ad essa, perciò privato.

Viste queste premesse, ci chiediamo a chi dovremmo rivolgerci, e di chi alla fine siano le effettive responsabilità.

Al momento, l’unica alternativa che riteniamo possibile è il trasloco..Ci vediamo costrette a cambiare sede e tutto ciò che ne consegue (biglietti da visita, indirizzo, ecc..).

Dopo un anno e mezzo di lavoro e sacrifici, ci chiediamo se sia giusto giungere a queste conclusioni in una città che ignora il cospicuo e continuo aumento di queste situazioni.

Saluti,
Alessandra, Francesca e Chiara

Il 17 settembre ci scrive Luca e Simone : http://www.viareggino.net/primopiano_vg/dettaglio_notizia.asp?notizia_id=2869