Lavori sul sentiero litoraneo del vialone : ma voi ci capite qualcosa sul cartello installato dal Parco ?

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Carissima redazione di Viareggino.it
Vi invio la documentazione di come finalmente si sia fatta chiarezza sui lavori che vengono effettuati sul sentiero litoraneo al vialone. Finalmente è bene che tutti sappiano che vengono eliminate le "cenosi dense di esotica (amorfeti)", come in maniera chiarissima recita il cartello che Vi allego in foto. Peccato che non credo sia semplicissimo che il grande pubblico sappia il significato di questi termini di difficlie comprensione.
Cordiali saluti
Bechi


Cosa c'è scritto sul cartello :
"Lavori di eliminazione delle cenosi dense di esotica (amorfeti) e di riqualificazione di zone umide retrodunali (azioni C1 e C4 del progetto LIFE NATURA "DUNETOSCA")



- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - VEDIAMO DI CAPIRCI QUALCOSA - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Cos'è questo progetto ?

PROGETTO LIFE NATURA “DUNETOSCA”
Conservazione degli ecosistemi costieri nella Toscana settentrionale

Finanziatori
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea, dall’Ente parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Pisa e dal Comune di San Giuliano Terme.

Gli Autori
Il progetto è stato ideato in collaborazione fra l’Ente parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli (Antonio Perfetti), NEMO srl – Firenze (Leonardo Lombardi, Linda Colligiani e Paolo Sposimo) e il Museo La Specola di Firenze (Paolo Agnelli).

Il Gruppo di lavoro
Paolo Agnelli (Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze); Andrea Balestri, Stefano Cavalli, Giuseppe Chelotti, Mauro Dolfi, Stefania Donci, Luca Gorreri, Cristina Giardi, Massimo Griselli, Francesca Logli, Sergio Paglialunga, Antonio Perfetti, Andrea Porchera, Patrizia Vergari (Ente Parco MSRM); Linda Colligiani, Leonardo Lombardi, Marco Turini e Paolo Sposimo (NEMO srl, Firenze); Massimo del Guasta; Pietro Gattai; Gruppo speleologico pisano (CAI Pisa); Luca Puglisi; Marco Zuffi (Museo di Storia Naturale dell'Università di Pisa).

Il Progetto
I Progetti LIFE NATURA, cofinanziati dall’Unione europea, intendono conservare (in senso attivo) e promuovere ecosistemi di particolare rilievo naturalistico a livello europeo, inseriti in una rete di siti chiamati, appunto, “di importanza comunitaria” (Rete Natura 2000). Gli strumenti normativi utilizzati sono dunque le direttive comunitarie “Uccelli” (Dir. 79/409/CEE) ed “Habitat” (Dir. 92/42/CEE) per quanto riguarda la conservazione e la gestione degli habitat e delle specie vegetali e animali.

Le azioni di conservazione sono di fondamentale importanza per recuperare habitat in fase di degrado a causa delle attività antropiche: la mancanza di interventi o la semplice conservazione passiva non riuscirebbe a fermare l’evoluzione di tali ecosistemi, che, negli ultimi decenni, si è protratta nella direzione “sbagliata” tendendo alla totale scomparsa di ambienti di qualità primaria per quanto concerne la flora, la vegetazione e la fauna.

Ancora oggi, ad esempio nelle zone umide, migliaia di uccelli migratori e molte altre specie scelgono questi ambienti per nidificare o anche per trascorrervi l’inverno; lo spettacolo del passaggio di tali animali costringe spesso chiunque a soffermarsi per contemplarlo, ma il pericolo che si cali il sipario su di esso è serio e reale, come stanno ad indicare le minacce come quelle di cui si parla più avanti.

Obiettivo primario di questo Progetto LIFE NATURA è quindi quello di recuperare la valenza naturalistica dei siti proposti di interesse comunitario (pSIC) denominati “Selva Pisana” e “Dune Litoranee di Torre del Lago”, in particolare del cordone dunale sabbioso e degli stagni retrodunali. Nel frattempo, si cerca anche di sensibilizzare i fruitori delle spiagge interessate dal Progetto sui motivi che spingono l’Ente Parco ad affrontare le tematiche inserite nel Progetto stesso: si intende quindi anche sviluppare un turismo sostenibile in cui ognuno sia cosciente sia delle potenzialità naturalistiche sia dei pericoli che i lidi ove trascorre le proprie vacanze hanno in carico; coscienza collettiva che farebbe crescere l’interazione positiva tra uomo ed ambiente in queste zone con conseguente miglioramento della funzionalità naturalistica dei pSIC.

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