Spostamento del Liceo e Democrazia. Mail arrivata in redazione

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Un semplice ex studente del liceo scrive le sue impressioni su un ipotetico (già progettato?) spostamento e si scatena una artiglieria di dichiarazioni di numerosi politici ed amministratori Comunali e Provinciali. Perbacco! Come mai tanta grazia? E’ una cosa su cui riflettere.

Vorrei ricordare”, a chi lo ha frequentato, alla cittadinanza tutta e agli Amministratori che siamo stati per diversi lustri anche “Liceo Migrante“ (ogni anno o quasi aule sparse qua e là per la città, oltre alla storica sede centrale-adesso oggetto del contendere). In tanti anni si è potuto lavorare in modo proficuo, pur nelle condizioni disagiate, solo grazie alla “stoica” sopportazione da parte sia degli studenti che dei genitori e dei professori. Come mai in tanti anni non si è pensata ad una soluzione “virtuosa”, ma sempre e solo a soluzioni raffazzonate e dell’ultim’ora?

Adesso, dopo che in primavera 2007 (non anni fa!) si era proposta ed accettata la soluzione dieci aule in Via Mazzini, arrivano: 1) l’Assessore Provinciale e il Presidente della Provincia a promettere mari monti e giardini fioriti, palestre in condominio e mirabolanti effetti speciali, però al Marco Polo(è possibile nutrire una qualche perplessità senza essere additati a disfattisti?); 2) l’Assessore Manfredi (nonché amico Fabrizio) profetizza di realizzare nei volumi del Liceo un Parnaso delle arti e della musica e di ogni altro ben dell’intelletto(guarda Fabrizio voglio ricordarti che un Liceo è già ampiamente e grandemente luogo di espressione creativa e positiva delle giovani generazioni, da sempre ed in modo eccellente, non c’è bisogno di inventarsi favoleggianti luoghi paradisiaci o “centri artistico-sociali” gestiti dall’amministrazione comunale per allargare l’offerta di cultura e di aggregazione, anzi); 3) l’Assessora Cristina Buoncompagni non ho capito bene a questo punto se era informata di quanto stava accadendo, se era d’accordo o se è stata ignorata dai suoi colleghi (mi scuso con Lei ma dalla lettura dei giornali locali non si capisce bene).

Certo è che l’ultima proposta era stata: 10 (dieci) locali-aule in una sopraelevazione in via Mazzini accanto alla farmacia comunale (come ribadito dagli esponenti della Amministrazione Provinciale). Locali che se non sbaglio sono di proprietà del Comune di Viareggio e quindi sotto la giurisdizione/gestione dell’Assessora Buoncompagni. Questa soluzione era stata prospettata a primavera 2007, con sollievo era stata accettata dal Collegio Docenti dopo anni di peripezie. Adesso si ricambia tutto. Perché? ( I soliti dietrologi pensano a future speculazioni edilizie, ma si sa ci son sempre persone che pensano male, però come dice un politico che la sa lunga, a pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca).

Perché si arriva con una proposta bella e pronta? È (era) l’unica soluzione possibile? Adesso che tutto è (pare) deciso si informa la scuola e si esce sui giornali. Si dichiarano adesioni, che potranno anche arrivare, ma per ora si è soltanto alle prime notizie e discussioni. Uno strano modo di intendere una gestione democratica del bene pubblico, di cercare la partecipazione alle decisioni e il coinvolgimento dei cittadini: si comunicano ai sudditi le decisioni. Grazie di tanta considerazione.
Ci possono essere ancora diverse ipotesi da poter valutare senza spendere troppi soldi pubblici inutilmente, (ricordo che molti soldi sono stati spesi per l’ampliamento di pochi anni fa): 1)utilizzare i locali dell’ex Caserma dei Carabinieri, 2) realizzare le dieci(o anche di più?) aule in via Mazzini, 2) adibire una sede distaccata nel Comune di Camaiore (Capezzano) per il liceo scientifico e classico, in una struttura già esistente (il Cavanis) o altra sede.

Come mai si sceglie l’unica soluzione che svuota contemporaneamente due “appetitosi” volumi nel centro di Viareggio (Caserma dei Carabinieri e Liceo Scientifico)? Più che a me, che parlo solo perchè mi sta a cuore una città che non sia preda esclusiva del mercato immobiliare, sarebbe auspicabile rispondere alla città di Viareggio che tra poco sceglierà il nuovo Sindaco. Credo che seppur gli stabili delle scuole superiori sono di proprietà della Provincia, credo che gli indirizzi e le scelte sul territorio cittadino siano sicuramente da concordare con le Autorità cittadine, la cittadinanza tutta e in primo luogo con chi nelle scuole ci studia e ci lavora.

Stefano Carlo Vecoli ex studente del Liceo Scientifico “Barsanti e Matteucci”, nonché professore nello stesso.

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