“Uere iz ze Parti? È qui la festa?”, riceverà lunedì sera, nel corso della Premiazione finale del Carnevale il Premio CarnevalSatira 2008

Carnevale sabato 8 marzo 2008 0

“Uere iz ze Parti? È qui la festa?”, il carro di prima categoria della Compagnia del Carnevale (Gilbert Lebigre e Corinne Roger) riceverà lunedì sera, nel corso della Premiazione finale del Carnevale di Viareggio in programma alle 21.15 al Teatro Eden di Viareggio, il Premio CarnevalSatira 2008, che viene assegnato ormai da tredici anni dal Premio Satira Politica di Forte dei Marmi.
Un matrimonio certo che non teme crisi, quello tra la Satira e il Carnevale, e a testimoniarlo vi è appunto, da qualche anno, questo piccolo ma significativo riconoscimento - il Premio CarnevalSatira - nato all'insegna della collaborazione tra il Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi e quindi il comune di Forte dei Marmi che lo gestisce, e il Carnevale di Viareggio, per volontà del presidente Elio Tofanelli.

Come si ricorderà il Premio CarnevalSatira si propone di segnalare la costruzione carnevalesca di qualsiasi categoria che risulti maggiormente intrisa di satira, non sempre quella politica e ridanciana, ma anche quella meno adusa al riso, ma non per questa meno caustica. Questa la motivazione per l'opera di Lebigre e Roger: “Paradigma di un’Italia, che si vorrebbe ormai dimenticare, il carro de La Compagnia del Carnevale declina, ahinoi, non solo la frizzante allegria del Carnevale, ma la più
corrosiva satira del mondo politico nazionale. Tra semantica e soprattutto semiotica, il carro della Compagnia del Carnevale appare, infatti, come l’interpretazione carnevalesca della “Casta”. E non è un
caso se quel pezzo di “parlamento” che ha sfilato sui viali di Viareggio, appare così drammaticamente uguale a quello che ha sfilato per mesi sugli schermi della tv-spazzatura, anche se, per sua fortuna, l’immagine reale degradata assurge, nella parodia carnevalesca, a satira spontanea, feroce e corrosiva. Grazie all’intuizione costruttiva di “Uere iz ze Parti? È qui la festa?”, ancora una volta, la satira irrompe nell’attualità e con il suo linguaggio fa a pezzettini gli aspetti più deprecabili del teatrino della politica. Grottesca e divertente pantomima di ciò che non dovrebbe essere il Parlamento, la rappresentazione satirica di Gilbert Lebigre e Corinne Roger, nelle more di un’attualità politica che supera ogni fantasia, diventa così motivo di riflessione e di denuncia con l’arma più affilata della satira: l’ironia.”

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