Limitare le consulenze esterne del Comune, razionalizzare le spese e ridurre il numero delle società pubbliche di cui l'amministrazione può fare a meno

Elezioni 2008 - Candidato Luca Lunardini lunedì 17 marzo 2008 0

Limitare le consulenze esterne del Comune, razionalizzare le spese e ridurre il numero delle società pubbliche di cui l'amministrazione può fare a meno: è la “ricetta” del candidato del centrodestra Luca Lunardini per rimediare all'ingente debito che grava sulle casse comunali.

Illustrerà questi concetti martedì 18, la mattina, al mercato del campo d'aviazione, nel pomeriggio agli operatori del commercio del centro e la sera, alle 21,30, alla sede della circoscrizione Marco Polo in occasione di una riunione organizzativa. “Il debito che l'amministrazione comunale lascia in eredità alla città, dopo 14 anni di legislatura, è davvero pesante. Le cifre parlano da sole: 120 milioni di euro, che sommati ai debiti delle innumerevoli società partecipate del Comune rischia di farci arrivare a quota 200 milioni. Significano, in soldoni, 2.500 euro per ogni viareggino. Occorre intervenire il prima possibile per porre fine a questa situazione finanziaria catastrofica.

In caso di elezione a sindaco, i punti essenziali della mia opera risanatrice saranno innanzitutto la valutazione di ogni spesa in base alle tasse che graveranno sui cittadini, così come razionalizzare le spese per poter migliorare gli investimenti per le famiglie e i più bisognosi.

Sarà indispensabile, inoltre, la pubblicazione dei bilanci del Comune e delle società partecipate per renderli disponibili e comprensibili ai cittadini, assicurare trasparenza nell'assegnazione degli incarichi esterni e delle consulenze, pubblicando di volta in volta i loro nominativi, cercando soprattutto di limitarne il numero per privilegiare le professionalità di cui il Comune già dispone. Punterò, infine, sulla limitazione delle rappresentanze in Italia e all'estero, sulla verifica periodica della qualità ed economicità dei servizi pubblici dati in appalto a società esterne e sulla liquidazione delle società pubbliche non essenziali, arrivate ormai a un numero esorbitante”.

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