"Le mani della fantasia": alla Cittadella del Carnevale, martedi 29 luglio alle 21.15, il laboratorio espressivo della manualità e della creatività

Carnevale lunedì 28 luglio 2008 0

Un tavolo sul quale sono appoggiati gli impasti di pasta di sale di differenti colori. Una serie di attrezzi per lavorare il materiale. Appesi sopra il tavolo, in bella vista, una serie di manufatti molto diversi fra loro per il grado di difficoltà di realizzazione che si offrono come esempi.

Sono già sufficienti questi stimoli perché i bambini, in piena autonomia e con i consigli dei due animatori, possano iniziare il loro percorso e sprigionare la propria creatività.
Modellare la pasta di sale è semplice, ad alto tasso di espressività, fortemente educativo perché investe in maniera attiva i ragazzi e la loro manualità, economico vista la comune reperibilità degli ingredienti necessari. Questo significa che ognuno dei partecipanti al laboratorio potrà poi autonomamente approfondire le tecniche e modellare a casa propria gli oggetti che desidera.

I bambini porteranno a casa gli oggetti realizzati per concludere il lavoro.
A casa propria, infatti, ognuno procederà alla cottura del manufatto.
Ad ogni bambino sarà consegnato un volantino con tutte le indicazioni per la cottura e con la ‘ricetta’ della pasta di pane.

ALLE ORE 22.10 ADRIAN KAYE
(Inghilterra)
Mimo, clown

Adrian Kaye, vero anglosassone, vive da oltre un decennio in Italia, senza rinunciare però ad una vocazione di giramondo. Si è formato come mimo classico alla Desmons Jones School of mime e, sul campo, al Covent Garden di Londra. Su questa falsariga ha messo in scena, nelle sue prime
interpretazioni, il Robot e Charlot. Ben presto, però, ha saputo liberarsi di queste gabbie e ha costruito una serie di personaggi suoi, e assolutamente originali, caratterizzati da forti elementi di clownerie e da quella sottile satira tipicamente inglese. Senza mai dire una parola, servendosi di una piccola valigia piena di strani e inusuali oggetti, Adrian
Kaye presenta uno show sempre nuovo in cui l'improvvisazione e il pubblico hanno un ruolo determinante. Le sue continue provocazioni, sempre originali, sempre misurate, coinvolgono la gente che ben volentieri è disposta a divenire protagonista, moltiplicando così i personaggi di un gioco teatrale di sicuro effetto e di grande comicità. Che Adrian divenga un cane fedele che segue un casuale padrone o che diriga il traffico come un improbabile vigile, riesce sempre a suscitare l'ilarità e la sorpresa del pubblico.