Le orme del tempo 'Metarealtà' di Luciano Pera. Presentazione sabato 6 settembre, ore 18.00 al Chiostro di Sant'Agostino

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Attraverso la sconfinata raccolta fotografica che ne accompagna la vita e le opere è possibile ricostruire con ricchezza di contenuti l’intera vicenda umana ed artistica di Luciano Pera. Uno sguardo ampio e seducente che ci introduce nel privato di un uomo e di un artista, fino ad entrare nel racconto di un intero periodo del mondo culturale versiliese, italiano e francese. “Le orme del tempo – Metarealtà di Luciano Pera” – edizioni ETS – è un libro appassionato, che, pagina dopo pagina, coinvolge in un viaggio avventuroso negli affetti e nelle relazioni del pensiero, nella più vibrante espressione artistica. Un’opera certamente originale che Pera, pittore e scultore, da instancabile ricercatore, mai sazio di conoscenze e di esperienze, ha costruito sapientemente raccogliendo istantanee di un’intera vita brulicante di volti e di personaggi che hanno scritto e continuano a scrivere la storia dell’arte dei nostri giorni.

L’opera sarà presentata ufficialmente sabato 6 settembre, alle ore 18.00, nel Salone dell’Annunziata del Chiostro di Sant’Agostino. Interverranno Raffaello Bertoli, Giorgio Celli e Giorgio Segato, naturalmente sarà presente l’autore e grande artista Luciano Pera. Il commento sonoro sarà affidato al compositore lucchese Gaetano Giani Luporini. Si tratta di un’iniziativa patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta.

Classe 1925, Luciano Pera nasce a Badia di Cantignano (LU) e vive una felice infanzia in campagna alla scoperta di animali, luoghi e boschi incantati che diventeranno materia mitica per la sua arte. Sin da bambino dipinge e modella, interessandosi alle forme astratte. Nel 1945 s’iscrive alla Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa e contemporaneamente frequenta corsi alle Accademie d’Arte di Firenze e di Parigi, città nella quale arriva per la prima volta nel 1947 instaurandovi uno stretto legame. Proprio a Parigi approfondisce non solo il suo rapporto con l’arte, ma anche con gli studi di antropologia e di etnografia. Tiene numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Il primo soggiorno in Versilia risale al 1969: nei laboratori e nelle fonderie di Pietrasanta realizza le sue opere; da allora vive tra l’Italia e la Francia.

“Un catalogo di Pera – scrive Raffello Bertoli – dovrebbe essere voluminosissimo, perché la sua vita è una lunga inesausta galoppata tra gli ostacoli e le siepi di un percorso difficilissimo. Disegnatore, pittore e scultore, ma soprattutto uomo di cultura, con la meravigliosa esperienza di Parigi, ancora nel periodo dei tumulti e delle idee, e con gli incontri al vertice dei più grandi talenti del secolo scorso. Vive tra Lucca, la Versilia e Parigi, viaggiando quando può e spaziando sempre con favolosa giocosità”.

“La sua personalità sui generis traspare negli scritti dei vari autori – afferma Antonella Serafini – che analizzano lo svolgersi della sua attività, tuttora in corso, concordi nel riconoscergli di essere artista in continua metamorfosi, sempre proiettato in un giorno dopo, in un Eldorado di intuizioni primordiali, di archetipi che continuano, come una feconda utopia, ad alimentare la sua creatività”.

L’ingresso alla presentazione è libero.

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