Ha trovato un bimbo carbonizzato: non dorme più

Disastro a Viareggio 8

Soccorritore costretto a ricorrere all'aiuto di psicologi

NON DIMENTICHERA’ il corpicino di Luca, 5 anni, carbonizzato in un tutt’uno con il sedile dell’auto in cui la mamma l’aveva lasciato nel tentativo di salvarlo.

Quell’immagine lo ossessiona, gli impedisce di dormire al punto che Edoardo Palagi, trentenne volontario della Croce Rossa, ha deciso di chiedere aiuto a uno degli psicologi delle equipe di assistenza.

Palagi racconta d’essere arrivato dieci minuti dopo che l’inferno si era scatenato.

«I vigili del fuoco ci hanno avvisato ‘guardate che qui può accadere ancora di tutto — ricorda — ma noi tutti, volontari, forze dell’ordine e pompieri, non ci saremmo potuti fermare. Non mi ha neppure sfiorato il pensiero, sono andato avanti».

Seguendo la traccia annusata dai cani tra le macerie, Edoardo ha collaborato con altri soccorritori ad estrarre Leonardo Piangentini, 8 anni, l’unico dei tre fratellini sopravvissuto alla strage. «Muoveva le mani e i piedi e ci ha parlato.

Abbiamo scavato come forsennati e poi via in ambulanza con il cuore in gola, nella speranza che quel piccolino ce la facesse. Ma quel corpicino carbonizzato è il mio incubo: solo il volto, in parte, era stato risparmiato dal fuoco.

E c’era il nonno, che voleva vedere il suo nipotino e noi a convincerlo che era meglio di no, a cercare di calmarlo. L’unica consolazione è sapere che non si è reso conto di nulla: è morto all’istante».

La compagna, anche lei volontaria, gli si stringe accanto.
«Ho soccorso un uomo — dice — ma ho soccorso un uomo che aveva tutto il corpo bruciato, però era ancora cosciente e ho capito che non sentiva nulla, non percepiva dolore perché probabilmente, mi ha spiegato poi qualcuno, le terminazioni nervose erano già distrutte.
Mi chiedeva: «ma perché vi occupate di me, io sto bene. Ho saputo che è spirato poco dopo in ospedale».
La Nazione

8 commenti

  1. gaetano martedì 7 luglio 2009 alle 20:13:41

    Non ci sono parole per ringraziare i volontari che a proprio rischio e pericolo cercano di dare una mano a chi nemmeno conoscono.

  2. Alesssandro martedì 7 luglio 2009 alle 14:43:38

    Mi associo del tutto alle parole di Luca! Mi sono commosso leggendo e immaginando l'inferno che avete visto..che hai visto.. so solo che non posso capire cosa sia vivere qualcosa del genere e che pur sforzandomi di mettermi nei panni resta un puro esercizio mentale.. Essere la ed affrontare tutto questo è da Veri Essei Umani, da Eroi!
    Mi è piaciuto molto anche il discorso sulla morte di Luca, troppo spesso si vive convinti di essere immortali, o che la morte non ci riguardi.. beh, neppure alle vittime di viareggio solo pochi giorni fa non riguardava..eppure tutto può cambiare in un nanosecondo..non resta che accettarlo, fa parte della vita..la vita stessa esiste perchè esiste anche la morte, fa parte del gioco..anche se di certo tra le tante possibilità di morire, questo è il modo che più tocca e più spaventa.. L'unico antidoto alla morte e la vita con la coscienza della morte, vivere umilmente e con coraggio come avete fatto voi soccorritori è l'unico modo per vivere degnamente questa vita! Ancora grazie a tutti voi la fuori che volontariamente date la vita per un'altro essere umano..

  3. daniela lunedì 6 luglio 2009 alle 21:40:18

    Grazie, grazie

  4. Cristina lunedì 6 luglio 2009 alle 21:37:19

    ..è solo grazie a voi che ancora c'è la speranza che qualcosa di buono ancora esista e possa accadere...ora ho la certezza che gli angeli non ci guardano solo da lassù ma camminano al nostro fianco, si confondono tra la gente comune... quegli angeli siete voi.... grazie

  5. TIZIANA lunedì 6 luglio 2009 alle 21:20:29

    CARO EDOARDO, CARO LUCA
    LEGGERE QUESTA PAGINA MI DA IL CORAGGIO DI VIVERE E DI AMARE
    SONO ORGOGLIOSA DI ESSERE VIAREGGINA GRAZIE A TUTTI

  6. Luca lunedì 6 luglio 2009 alle 17:14:08

    Carissimo Edoardo,
    ho partecipato a molte emergenze, una volta però, insieme ad una amico, mi capitò di prendere una persona carbonizzata; non esiste film o real-tv che riesca a rappresentare la realtà, che riesca a raffigurare lo scempio che le fiamme fanno del corpo umano.
    L’immagine di quest’uomo mi è rimasta nella mente per molto tempo come un immagine che faceva da sfondo a tutte le altre e l’odore, che è la cosa che nessuno può immaginare se non lo prova, l’odore mi è rimasto appiccicato addosso per tantissimo tempo ed ancora oggi a distanza di anni quando sento qualche odore “strano” mi torna in mente l’immagine di quell’uomo martoriato.
    Ciò a cui ti sei trovato di fronte è però la cosa più normale della vita anzi è l’unica certezza della vita; la morte, nessuno di noi conosce con certezza cosa lo aspetta nella vita tranne la morte di cui ne siamo certi fin dal’età della ragione.
    È il modo che ti ha sconvolto, e credimi che ti capisco, ma quel bambino, purtroppo, è morto come anche muoiono tutti quei 6 bambini che muoiono al mondo ogni minuto a causa della fame, delle malattie.
    Non esiste nessuna risposta che possa alleviare il dolore di ciò che siè visto se non il fatto di aver cercato di fare quello che era nelle nostre possibilità, Caro Edoardo questa è la vita adesso metti questo avvenimento nel bagaglio delle tue esperienze che credimi, anche se adesso può sembrarti strano, ti aiuteranno nel corso della tua vita ed allora ti dico queste parole: bravo Edoardo!, Grazie Edoardo! E’ grazie a persone come tè che esiste il coraggio e la pietà umana, ti dico questo così adesso quando invecchiando ti torneranno alla mente le immagini di quel bambino ti torni alla memoria anche la stima e la gratitudine di tutti i Viareggini; hai avuto il coraggio di superare il fuoco e ti sei trovato di fronte all’inimmaginabile, hai superato il pericolo per aiutare gli altri adesso devi fare allo stesso modo per te, devi andare oltre devi pensare alle persone che ami, devi pensare a chi ti stima, non vergognarti mai delle tue paure perché è solo chi ha coraggio che ha diritto alla paura, non vergognarti mai di essere andato da uno psicologo perché è giusto che chi aiuta riceva aiuto; si orgoglioso di te stesso come noi lo siamo di te e come lo sono certamente anche coloro che non sono più fra noi, adesso fai ancora un'altra operazione di soccorso ed impegnati ad alleviare le pene di tutti coloro che soffrono nel vederti soffrire; un ultima cosa: se decidi di smettere di fare il volontario o di non intervenire più per certe emergenze sappi che la stima per te non cala di un solo millimetro, ci sono persone che non hanno mai fatto in vita sua tutto quello che fino ad oggi tu hai già fatto.
    Un abbraccio da fratello.
    Luca.

  7. Luca lunedì 6 luglio 2009 alle 15:58:07

    ANche da parte mia un grazie di cuore x quello che voi avete fatto x queste persone colpite nell'affetto e nel dolore.
    Un grazie penso da tutta Viareggio e dai viareggini che hanno sentito profondamente questa disgrazia ferire i loro cuori.
    Ma anche una punta d'orgoglio nel sapere che ci siete voi, indomiti e silenziosi eroi che con poco avete dato tanto.
    GRAZIE!!!!!!

  8. cri lunedì 6 luglio 2009 alle 12:33:46

    Vi sono nel cuore giovani soccorritori,ci credo che questa esperienza vi ha segnato inesorabilmente e che il ricordo di quella notte non vi lascerà MAI!
    Siete grandi e senza di voi non si sarebbe potuta salvare la vita di Leonardo e di altri sfortunate persone che stanno lottando negli ospedali.GRAZIE!

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