Fabrizio Manfredi: dobbiamo valorizzare le nostre risorse

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Pur in una situazione di crisi e di politiche nazionali che mortificano il ruolo e la funzione degli Enti Locali (vedi finanziaria 2009 e 2010 e conseguenti patti di stabilità) amministrare un Comune come il nostro dovrebbe comportare, per chi ha la responsabilità di farlo, il perseguimento di un progetto globale incentrato sulla valorizzazione delle nostre risorse di natura, lavoro, cultura e quindi sulla modernizzazione e innovazione del nostro territorio, l'elevamento progressivo dei livelli di civiltà e di decoro, il raggiungimento di una maggiore equità, solidarietà, giustizia sociale.

Non mi pare che questa visione di insieme faccia parte del repertorio dell'attuale Amministrazione che continua ormai a caratterizzarsi per impreparazione ed improvvisazione esprimendo una cifra del governo della cosa pubblica profondamente inadeguata ai bisogni ed alle necessità sia che si parli di manutenzione ordinaria, che di servizi ai cittadini, che di interventi di trasformazione più profonda.

Vediamo più nel concreto di alcuni ambiti fondamentali dell'esercizio amministrativo qual'è lo stato dell'arte:

1) per quanto riguarda gli aspetti urbanistici siamo in una situazione ormai insostenibile dopo che da oltre un anno e mezzo giace nella segreteria del Consiglio Comunale il Regolamento Urbanistico ereditato dalla precedente amministrazione senza sapere cosa l'amministrazione attuale voglia farne e senza, per altro verso, che ci sia un'adeguata iniziativa per l'attuazione del nuovo Piano Regolatore Portuale e del Piano di Gestione del Parco per l'area delle marine e della pineta;

2) per ciò che riguarda le infrastrutture ambientali, viarie, produttive, siamo a registrare il completamento (in certi casi molto lento vedi ad esempio il secondo lotto della "via delle darsene") delle opere progettate, finanziate, appaltate dalla precedente Amministrazione senza che di nuovi interventi si parli ad eccezione del sottopasso tra via San Francesco e la Pam che, anch'esso progettato in precedenza, era scomparso dai programmi attuativi ed ora, almeno a parole, ritornato alla ribalta dopo l'abbattimento della passerella ferroviaria ma di cui ancora non si conoscono coperture finanziarie e tempistiche;

3) sul versante delle strutture per l'economia, la cultura, l'istruzione, lo sport, non si registrano interventi significativi in essere se non quelli previsti a possibile finanziamento nel Piuss a cui il Comune di Viareggio ha partecipato utilizzando il parco progetti lasciato in eredità dal Centrosinistra, sapientemente raccolto e raccordato dall'Ufficio Urbanistica diretto dall'Architetto Allegretti e con grande sensibilità recepito dalla Regione Toscana che ha selezionato Viareggio come uno dei Comuni prioritari per il finanziamento;

4) stesso dicasi per i lavori pubblici volti al miglioramento dell'arredo urbano e del verde sia a Viareggio che a Torre del Lago; anche qui lento completamento o integrazione di opere già attivate in precedenza (alcune addirittura non ancora fatte partire come il rifacimento di Piazza Schelly e la messa in sicurezza della via Aurelia al Cotone) e speranza di alcuni nuovi interventi tramite il finanziamento regionale del Piuss;

5) sul tema degli interventi relativi alla mobilità ed alla sosta siamo al paradosso dell'attuazione di un Piano che era stato demonizzato in precedenza e quindi abolito e poi riproposto in modo scomposto e grossolano, non capace di promuovere il disincentivo all'uso del mezzo privato tramite la valorizzazione dei parcheggi scambiatori, del mezzo pubblico e delle biciclette e quindi inadeguato a decongestionare il centro cittadino e siamo poi al rilancio di progects financing per alcuni parcheggi che da un lato utilizzano anche qui la progettazione preesistente ma dall'altro la distorgono come nel caso del "gasometro" dove era prevista la realizzazione da parte di Mover e non quindi di un privato (con posti aggiuntivi e non sostitutivi), di un parcheggio con strutture amovibili e con ben minore impatto ambientale sul quartiere e la viabilità circostante;

6) per quanto attiene poi al problema casa siamo nella confusione più assoluta non essendo l'amministrazione in grado di gestire il patrimonio di alloggi che ha ricevuto in eredità dalle politiche e dagli interventi del centrosinistra sia per l'emergenza che per l'affitto concordato e di esprimere idee e progetti nuovi in grado di intercettare finanziamenti che pur vi sarebbero al riguardo;

7) infine, al di là di alcune eccezioni, in termini di erogazione dei servizi e di gestione quotidiana delle cose mi sembra di riscontrare un affanno, un'improvvisazione ed un conseguente immiserimento che sommato alle considerazioni sopra richiamate delinea la stagione amministrativa che stiamo vivendo come mediocre e priva di ambizione.


Fabrizio Manfredi
Ex Assessore all'urbanistica

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