La grinta del Sindaco Luca Lunardini

Politica sabato 12 dicembre 2009 0

Sorprende il mutato atteggiamento del sindaco che, dopo mesi di silenzio, ha deciso di adottare un nuovo stile, aggressivo e insolente.

Ad una verifica più approfondita, però, al mutato stile non fa seguito una mutata capacità di argomentare: mancano ancora, in definitiva, i contenuti.

Il Sindaco afferma di governare la città. Vorrei quindi suggerirgli una prima agenda di impegni: la crisi della cantieristica, la crisi del commercio con la chiusura di numerose attività, le difficoltà del turismo, il degrado dell'arredo urbano, le situazioni di disagio sociale, la redazione del regolamento urbanistico, una seria politica del traffico.

Lo suggerisco perché l'incredibile assenza del Comune su ciascuno di questi temi lascia supporre che non siano considerati quali temi del governo della città.
Il Sindaco e la sua terza giunta sanno bene che hanno deluso la città, che non riescono neppure a svolgere azioni che non costano, come quelle di riunire le categorie economiche del commercio e del turismo per predisporre iniziative comuni di rilancio del settore, evitando “guerre tra impoveriti”.
Forse è meglio fornire esempi più puntuali, uscendo dalla complessità dei temi generali, evidentemente di difficile comprensione per questa giunta.

Che fine ha fatto il progetto sul nuovo stadio dei Pini? Circa sette mesi fa il Consiglio chiese di essere informato, dopo tre mesi, del lavoro svolto: ad oggi nessuno sa ancora che cosa fare, che cosa sarà possibile fare, se si vorrà fare qualcosa... Certo, i nostri imprenditori sono ormai abituati a lavorare senza punti di riferimento adeguati, ma così è veramente troppo!

Veniamo ai parcheggi sotterranei, ultimo vanto del Sindaco decisionista. Appresa la lezione dai Sindaci vicini, si intenderebbero realizzare, anche a Viareggio, interventi di importante impatto ambientale assolutamente inutili e scollegati da qualunque progetto di regolamentazione del traffico nel centro città. Si realizzano parcheggi da vendere (quindi non più utilizzabili a rotazione), si tolgono parcheggi a raso (perché non lasciarli per i soli residenti?), si perdono incassi per la Mover (senza contropartite economiche né occupazionali) e si favorisce quindi il privato investitore senza reali benefici per la città! E purtroppo se ne vanta!

Infine il disastro ferroviario di Viareggio. Il Sindaco si rammarica che “la politica” voglia occuparsi delle conseguenze e delle cause di quanto è avvenuto, come se non fosse compito della politica attivarsi perché il processo che dovrà celebrarsi possa giungere a conclusione individuando cause e responsabili di quanto è accaduto affinché tutta Viareggio abbia giustizia.

Il PD denuncia invece la straordinaria passività del Sindaco e della sua giunta rispetto alla richiesta di ulteriori risorse per i colpiti dal disastro, bocciata dal suo governo perché si riferisce ad un fatto “locale”, la faciloneria con la quale si danno per scontate ulteriori risorse, evenienza ignota al Commissario e alla stessa Protezione Civile, l'assenza del Comune in merito alle proposte per una maggiore sicurezza del trasporto ferroviario, la disorganicità con la quale si è gestita la fase dei contributi pubblici e privati alle famiglie e alle imprese colpite.

Il PD si rammarica che la straordinaria passività del Sindaco giunga a definire “riforma della giustizia” una leggina che dice soltanto che i processi devono durare due anni, senza alcuna modifica delle norme e senza alcun aumento delle risorse messe a disposizione della giustizia. I nostri parlamentari hanno chiesto al Ministro Alfano risorse straordinarie per i giudici di Lucca per far fronte alle complessità di questo processo: vorrebbe il Sindaco fare altrettanto?

Il Sindaco e la giunta non sono all'altezza del governo di questa città, non hanno un progetto complessivo per la città.

E questo noi continueremo a dirlo, avendo compreso come l'aggressività e l'insolenza nel mutato stile di comunicazione del Sindaco denuncino la fragilità del suo operare e la sua consapevolezza che stanno fallendo nel proporsi come reale classe dirigente.

Giovanni Giannerini
segretario PD Viareggio

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