Truffa in banca: tre imputati assolti per prescrizione dei termini
Cronaca giovedì 17 dicembre 2009 0Tutti e tre assolti, per prescrizione dei termini, i tre imputati, G.L.R., F.B.e A.C, il primo di Viareggio, il secondo di Pietrasanta e il terzo nato a Lucca ma residente a Marina di Pietrasanta, accusati dei reati di truffa e falsa attestazione.
I fatti risalgono al 10 aprile al 2000, quando un uomo, qualificandosi come titolare di una ditta individuale esercente l'attività di commercio e lavorazione di pietre preziose, si era presentato presso lo sportello di una banca viareggina chiedendo di poter effettuare un versamento sul proprio conto, intrattenuto alla filiale di Malmantile, a Firenze.
Acquisite per telefono le dovute informazioni l'operazione venne eseguita, e questo avvenne altre due o tre volte. Il 9 giugno dello stesso anno il sedicente imprenditore si era presentato, questa volta con un “socio”, chiedendo di aprire un conto a Viareggio, e vista l'anagrafica a computer dell'altro conto fiorentino non ci furono problemi di sorta, tanto che ai primi di settembre gli fu persino concessa una linea di credito per 20 milioni di vecchie lire. Un rapporto regolare, fino alla fine di gennaio 2001, quando per motivi di lavoro all'estero, a Tucson negli Usa, il sedicente imprenditore chiese di monetizzare 40 milioni di assegni, tra italiani e esteri.
Titoli che poi non furono mai onorati, tra impagati e protestati. Insospettiti dall'atteggiamento sempre più sfuggente del cliente, dalla banca iniziarono alcuni accertamenti, che portarono poi alla denuncia per truffa: il conto fiorentino non esisteva più, e la persona che si era presentata allo sportello viareggino era tutt'altra.
Letizia Tassinari
Meteo Viareggio