Dove sono Maddalena Semeraro e Claudia Velia Carmazzi? Vive? Morte?

Attualità mercoledì 2 febbraio 2011 0

Dove sono Maddalena Semeraro e Claudia Velia Carmazzi? Vive? Morte?
Il mistero sulla loro scomparsa dal campo di via dei Lecci, dove vivevano in condizioni di estrema povertà, è ancora avvolto dalla nebbia.

Nonostante gli “avvistamenti” di Velia da parte di un noto professionista viareggino nella zona della stazione, e le testimonianze di chi avrebbe visto madre e figlia salire su un a Mercedes nera, vecchio modelli, targata Milano per partire per chissà dove, nessuno le ha però più viste, e loro, in ormai più di cinque mesi, non si sono messe in contatto né col figlio David né con la figlia Sabrina. Un giallo, questo, per ora irrisolto, e che vede ad oggi un unico iscritto nel Registro degli Indagati. Una vicenda ingarbugliata, intrecciata con la vendita di due abitazioni alla famiglia dell'avvocato Massa e con i soldi, a dire del figlio delle scomparse, spariti dai conti correnti.

Una matassa da dipanare, alla quale si sono aggiunte la vicenda di Raffaella Villa con la sua casa in via Pisacane venduta alla stessa famiglia del noto professionista viareggino, già acquirente delle abitazioni di Maddalena e Velia. Indagini complesse, quelle degli inquirenti, che oltre ad aver passato alla lente di ingrandimento rogiti e movimenti bancari hanno raccolto le numerose testimonianze, ultima delle quali quella di un collaboratore di una società di recupero crediti di Firenze. Anni addietro l'esattore si era recato da Velia Carmazzi, nella sua casa di via Machiavelli, per riscuotere circa 2000 euro di insoluti relativi a due utenze telefoniche - una intestata a un fantomatico ufficio della EdilMa.re a Pisa e l'altra intestata a una pizzeria di Massimo Remorini in via Cenami a Massarosa – e varie rate di un finanziamento per una vettura intestata alla donna, che mai ha avuto la patente.

“Parlai con Maddalena Semeraro – ricorda l'esattore -, e mi disse che per essere pagata avrei dovuto cercare sul cellulare Remorini, a suo dire compagno della figlia”. Ma Remorini a quel numero non avrebbe mai risposto e il debito è rimasto tale.

Il cerchio, a questo punto, dovrebbe stringersi. E dalla Procura di Lucca potrebbero arrivare a breve novità.

L.T.

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