L'Angelo del Soccorso, il prezioso dono del pompiere artista Luigi Ferrari alla città di Viareggio in memoria delle 32 vittime

Disastro a Viareggio mercoledì 29 giugno 2011 1

La strage di Viareggio e un prezioso dono alla città: è Luigi Ferrari, il pompiere – artista del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Viareggio, l'autore del bozzetto scultoreo in scala 1:3 del'Angelo del Soccorso , presentato sabato scorso in sala consiliare.

“Come artista vorrei esprimere due parole sul significato dell'opera – afferma Ferrari all'indomani della “rissa” scoppiata con Baldini dell'Avif quando il dono fu presentato in Comune -: la scultura definitiva sarà un Angelo in bronzo alto circa 3 metri con base in marmo alta 1.25 e verrà consegnata a dicembre durante la festa di Santa Barbara patrona dei Vigili del Fuoco al comune di Viareggio. Sarà cura del comune stesso collocarla dove riterrà più opportuno.

Il bozzetto scultoreo definitivo (come da foto) è nato dopo diversi disegni e studi mostrati in varie riunioni ai familiari delle vittime , nel massimo rispetto della sensibilità degli stessi . “L'opera – precisa Luigi Ferrari - nasce dal desiderio dei colleghi di lasciare un ricordo di grande solidarietà, compresa l'iniziativa del parco giochi per bambini finanziato con il ricavato della vendita del libro “ Viareggio ferita nel cuore “, per vedere risorgere meglio di prima le zone del tragico evento”. L'angelo ha come ali , due mani che significano soccorso, sia in senso fisico che spirituale: “In senso fisico – spiega l'artista – è un angelo che aiuta i soccorritori nessuno escluso ( volontariato e forze dell'ordine ), in senso spirituale per aiutare le anime a salire in cielo”. Sul piano della base ci saranno infatti otto mattonelle in cotto con otto impronte di mani per quattro lati, ovvero trentadue impronte: il numero delle vittime.

L' Angelo ha un corpo etereo, sulla pelle ha delle screpolature come un riflesso dell'evento , ma sul lato opposto la pelle rifiorisce in un fitto ricamo di fiori e sale verso l'alto in un moto circolare ascendente portando con se le anime . “Per il volto sereno e rilassato – precisa il pompiere - mi sono ispirato al volto della sconosciuta della Senna , “Anne “, una ragazzina che fu trovata alla fine dell' 800 morta sulle rive della Senna a Parigi e che non fu identificata mai da nessuno”. Per la serenità che esprimeva e dal volto bellissimo gli fu fatto il calco in gesso , ancora visibile a Parigi . A quel tempo ispirò moltissimi artisti e letterati, e un americano con quel volto realizzò un manichino per la rianimazione denominato “ resusci Anne “ ovvero risorgi Anna , manichino usato da tutti i soccorritori per l'addestramento alla medicina di pronto soccorso.

“Spero – conclude Ferrari dopo le polemiche con un comitato, finite con un malore di Daniela Rombi, che in quella notte di fiamme ha perso sua figlia poco piu' che ventenne - che l'Angelo possa essere visto come simbolo di speranza e di serenità , ma anche simbolo per dedicare pensieri positivi a tutti quanti non sono più con noi .

E nel giorno del dolore, a due anni di distanza dalla notte di fiamme che ha sterminato 32 vite occorre essere uniti.

L.T.

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1 commento

luca giovedì 30 giugno 2011 alle 11:42:41

un ringraziamento veramente sincero a tutti i vigili del fuoco.
siete sempre i primi a rischiare per tutelarci......
grazie di cuore.

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