Berlusconi Shock, l'artista pietrasantino Stefano Pierotti realizza sei ritratti tridimensionali del Premier
Pietrasanta martedì 1 novembre 2011 5Stefano Pierotti realizza una sequenza di sei sanguinanti ritratti tridimensionali del Premier,
in mostra a PARATISSIMA dal 2 al 6 novembre a Torino.
Il volto in disfacimento dell'uomo più potente del Paese, simbolo del crollo di un impero fondato sull'emisfero e che come tutti i grandi regni è destinato a un inesorabile Cammino tra apoteosi e decadenza: BerluscRotto
E' la sequenza di sculture-provocazione di Stefano Pierotti, artista, scultore figlio di Pietrasanta, la Piccola Atene della Toscana, in mostra a Torino dal 2 al 6 novembre in occasione di Paratissima, sezione off di Artissima fiera internazionale di Arte contemporanea, durante la quale centinaia di spazi nel quartiere di San Salvario come strade, negozi, locali, spazi sfitti, scuole, si trasformano in location espositive per giovani artisti e creativi.
Immediata, dissacrante e irriverente, la sequenza di sculture di Stefano Pierotti, percorre in 6 tappe il paradigma discendente, che si realizza attraverso il graduale disfacimento della materia e del potere che niente può di fronte al tempus aedax.
Come nel ritratto in marmo di un imperatore romano l’uomo che da oltre 17 anni detiene le redini d’Italia, non sorride. Vernice rossa cola sulla cima della testa come l’anacronistico incubo rosso del Premier, causa di tutti i mali del paese. Pian piano il ritratto si imbratta, si deforma, decade e si crepa come stesse per implodere. Sei momenti, sei ritratti tridimensionali in resina verniciata di bianco ad effetto plastica fino alla distruzione dell’idolo di cui resta solo uno scheletro-telaio: disgregazione di una maschera, ma anche immagine evocativa e drammaticamente familiare come quella dei volti disfatti e orribilmente stuprati dei “grandi dittatori” del Medioriente, l’ultimo dei quali è stato condannato a far macabra mostra del suo corpo e del suo volto straziati di fronte all’occhio voyerista e cinico di tutto il mondo. Immagine della contemporaneità e del crollo degli ideali, assorbito, metabolizzato e restituito da Pierotti con anticipo sugli eventi di cronaca e di storia come solo gli artisti riescono a fare.
Pierotti ha spiegato perché ha usato il Premier come soggetto delle sue opere: "Mi sono sfogato, ma anche divertito, ho voluto descrivere a mio modo un fenomeno sociale, più che politico".
“Le righe di rosso che attraversano il volto di Berlusconi vengono percepite come sangue - spiega l’artista - ma in realtà è solo vernice rossa. Intendevo rovesciagli sulla testa un barattolo intero di vernice, come se il comunismo, parola di cui si riempie la bocca, se lo divorasse il un sol colpo". Le teste subiscono un'evoluzione: nella prima il volto del Cavaliere è ben levigato e splendente, le ultime mostrano un immagine del Premier quasi irriconoscibile, sfaldata e quasi sbriciolata. "Ci ha abituati a tutte le trasformazioni d'abito e di comportamento possibile, con la bandana, mostrando le corna, in giacca in doppio petto, in maglioncino: mancava la mia versione"
Metafora graffiante e assolutamente poco velata, BerluscRotto non è la prima grande provocazione di Stefano Pierotti che poco più di un mese fa è stato protagonista dell’ “imbrattatura” artistica del suo “Cristo Redentore”, scultura che nel 2000 fu l’ingresso di Papa Wojityla alla giornata Mondiale della Gioventù del Giubileo e di cui Stefano Pierotti è proprio l’autore. Dopo anni scanditi da una storia surreale che parla di degrado e incuria e che ha visto la statua gettata persino in una discarica per poi essere posizionata senza alcun criterio e dopo una lunga battaglia dello scultore a Tor Vergata, Stefano Pierotti ha deciso di manifestare il suo dissenso dipingendo ancora una volta di rosso, il crocifisso in segno di dolorosa protesta.
La scultura “BerluscRotto” sarà in mostra a Paratissima nel quartiere di San Salvario a Torino in via Nizza al n. 19 dal 2 al 6 novembre 2011 dopodiché, farà ritorno a Pietrasanta, dove è nata dalle abili mani di Pierotti e resterà in mostra presso Gestalt Gallery una delle più prestigiose gallerie della Piccola Atene.
Stefano Pierotti nasce a Pietrasanta nel 1964.
E' autodidatta.
- 1992. Espone con la sua prima personale alla galleria d'arte “Il Saggiatore” in via Margutta a Roma.
- 1993. E' presente ad una rassegna di giovani artisti contemporanei a Palazzo degli Affari a Firenze.
- 1994. Partecipa ad una importante collettiva presso la galleria d'arte "Berman II" di Torino.
- 1996. Personale alla galleria d'arte Petrarte di Pietrasanta.
- 1997. Il Comune e l'Autodromo di Imola, gli commissionano, in occasione del Gran Premio di San Marino, il monumento dedicato al pilota di F1 Ayrton Senna. Il complesso scultoreo, di 2.5 m. di altezza, realizzato in bronzo, viene collocato presso la curva del "Tamburello", luogo in cui il pilota perse tragicamente la vita nel 1994. Per l'occasione viene editato "A Ayrton Senna", un volume fotografico sull'opera con i testi critici di Dino Carlesi e Raffaello Bertoli.
- 1998. Personale alla galleria "Poleschi Arte" a Forte dei Marmi. Catalogo a cura di Nicola Miceli e Giorgio Segato
- 2000. Per il Giubileo , il Vaticano, gli commissiona una grande scultura in bronzo, di 6.10 x 4.50 m., raffigurante un Cristo dal costato aperto. La scultura dal titolo "Morto e Risorto", viene posta come simbolo della Porta Santa, sull'arco varcato dal Papa in occasione della XV Giornata Mondiale della Gioventù a Tor Vergata - Roma. L'avvenimento viene trasmesso dalla RAI in mondovisione.
-2201. Collabora per la Galleria Marescalchi di Bologna
-2002 Partecipa all'importante collettiva organizzata dal Comune di Pietrasanta intitolata "Pietrasanta, scultere & scultori". Catalogo a cura di Domenico Pugliese.
-2003. Realizza una scultura di 2.15 m in marmo bianco di Carrara raffigurante Giovanni Paolo II per il monastero delle suore benedettine di Boville Ernica in provincia di Frosinone. La cerimonia inaugurale che si tiene il 7 dicembre è presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe.
- 2004. Sua Eccellenza Mons. Giovanni Santucci il Vescovo di Massa Marittima gli commissiona per la chiesa S. Maria della Neve di Piombino un ambone monumentale di importanti dimensioni in cemento bianco.
Sempre per Piombino realizza un Crocifisso in resina di 3.80 cm di altezza per la chiesa S. Maria del Rosario loc. Cotone.
Lavora tra Pietrasanta e Roma, dove vive attualmente.
5 commenti
Fa letteralmente schifo
Fa letteralmente schifo
L'autore un se la prenda ma, fanno proprio rece !!
si è scordato il duomo di milano...?
Che oscenità!!!!!!!