Nel calcio dilettantistico versiliese va di moda "la fusione"
Calcio giovedì 24 maggio 2012 2Tante voci per il futuro. La piazza più ambita (e incerta) resta quella di Forte dei Marmi
La parola ricorrente nel calcio versiliese del momento è fusione. Crisi economica, difficoltà nel mantenere le società, spese importanti da sostenere. Tutti hanno gli stessi problemi e si guardano intorno per "istinto di sopravvivenza".
In queste settimane, con i vari campionati che sono volti al termine, si è parlato molto di vari apparentamenti fra società calcistiche della Versilia. Si era ipotizzata una fusione fra Camaiore e Capezzano coi primi che si sarebbero occupati più che altro della prima squadra in Serie D e i secondi (che attualmente hanno la loro prima squadra in lotta per salvarsi ai playout in Promozione) del fiorente settore giovanile affiliato al Milan e che negli ultimi anni sta producendo fior fiori di talentini. L’accordo sembrava pronto ad essere sottoscritto ma poi pare sia saltato tutto. Si è detto di un Seravezza che si era avvicinato concretamente al Pietrasanta Marina (società molto amica) salvo poi fare retromarcia, si è chiacchierato sulle unioni Versilia-Cervia e Massarosa-Bozzano nelle categorie inferiori.
Ma la piazza più calda (anzi proprio rovente) in tema di fusioni (che poi fusioni effettive non sono: si tratta più che altro di una società che porta il suo titolo sportivo a casa dei vicini) rimane la ridente Forte dei Marmi.
Querceta e Seravezza stanno giocando da tempo un derby infuocato anche lontano dal campo. Questa partita si gioca sul tavolo del comune di Forte dei Marmi. Il ri-eletto sindaco fortemarmino Umberto Buratti ha già preso visione dei due differenti progetti e, dopo aver consultato la propria giunta e tastato il polso dei tifosi fortemarmini, a brevissimo si esprimerà comunicando la decisione del Comune circa il futuro della prima squadra cittadina.
Querceta e Seravezza, ormai tutti lo sanno, da tempo stanno strette all’impianto del “Buon Riposo” e vorrebbero cambiare aria.
Il progetto del Querceta porterebbe al Forte: prima squadra (dunque titolo di Promozione) e Juniores regionale, ma il “punto debole” sta nel nome della nuova società che nascerebbe, un Forte dei Marmi-Querceta che ai tifosi nerazzurri proprio non va giù.
Il progetto del Seravezza (che in un primo momento sembrava aver fatto dietrofront anche qui ma che invece è tuttora interessatissimo all’idea, con tanto di coinvolgimento nel ruolo di futuro ds di Vinicio Giannelli, attualmente al Versilia) invece porterebbe al Forte: oltre a una Promozione (o addirittura un’Eccellenza, in caso di vittoria attuale ai playoff) e alla Juniores regionale anche tutto il settore giovanile fino alla scuola calcio e soprattutto terrebbe intatto il nome Forte dei Marmi.
E se fra le due litiganti…"godesse" il terzo?
Il terzo in questione è il vulcanico attuale presidente argentino dell’U.S.D. Forte dei Marmi (società con 104 anni di storia e un passato glorioso) Ricardo Omar Ciancilla che non ha alcuna intenzione di mollare la presa e vuole provare a farsi dare ancora la disponibilità del bellissimo stadio “Necchi-Balloni” e ripartire al timone per la quarta stagione di fila. Riuscirà a convincere sindaco, Comune e tifosi fortemarmini? Molto difficile, se si considera quanto Ciancilla sia poco ben visto dopo aver portato la squadra dall’Eccellenza alla Prima categoria in 2 anni. Ma lui ha nuovi soci e un progetto di risalita immediata, almeno così dice, e proverà nuovamente a giocarsi tutte le sue carte.
Vedremo come finirà questa scottante questione d’attualità sportiva.
2 commenti
Sì eh, e figuramoci se Brunello Ceragioli fa la fusione col Capezzano. E poi anche Massarosa e Bozzano la vedo dura, c'è troppa rivalità di CAMPANILE
ciancilla al forte c'ha i minuti contati. nessuno ce lo vuole più. ha già fatto abbastanza danni