Ossario dimenticato, Lorenzoni: "più rispetto per il Monumento ai 560 Martiri di Sant’Anna"
Stazzema mercoledì 19 settembre 2012 0“Un uomo che non ha memoria non ha futuro”.
“Un uomo che non ha memoria non ha futuro”.
Una massima che dovrebbe far riflettere l’amministrazione di Stazzema non sempre attenta al rispetto dei suoi Martiri.
L’Ossario di Col di Cava a Sant’Anna è dimenticato e abbandonato dagli amministratori e dai suoi habitué, soliti sostare ai piedi del monumento inconsapevoli dell’estremo sacrificio che esso rappresenta, patito dai 560 martiri in quell’estate di 68 anni fà.
E’ a queste donne, uomini, bambini e anziani che, nel 1948, si volle tributare il dovuto riconoscimento dedicandogli un Monumento-Ossario che ancora si erge a perenne ricordo del sacrificio compiuto: “La Versilia tutta commemorando i suoi Martiri innalza questo monumento per esprimere amore e perdono è la risposta alla folle ira che si abbattè come folgore su 560 innocenti” si legge ancora sulla lapide che fiera si mostra a tutti quelli che salgono per onorare il loro sacrificio.
Un monumento, quindi, che va rispettato per quello che rappresenta e non trattato come un “salotto buono” dove consumare solo propositi di buone intenzioni.
Ormai è da tempo che piove dentro il Monumento-Ossario e con l’avvicinarsi della brutta stagione saremo costretti ad assistere al ripetersi del fenomeno, quando l’acqua gelida filtrerà dal soffitto e cadrà sull’ara che accoglie i resti dei martiri e non di meno sulla testa dei visitatori saliti sul colle di Cava per rendere omaggio al sacrificio di tanti cittadini italiani morti per un un’Italia libera e democratica.
Essere italiani era qualcosa a cui abbiamo anelato per molto tempo: adesso, alle presenti circostanze, è una vergogna, scrisse Francesco Crispi ad un amico.
L’acqua che penetra dalla copertura dell’Ossario è un problema che dove essere risolto prima che le prossime piogge aggravino la già difficile situazione.
Fenomeni di degrado sono visibili anche sui piazzali e nelle stesse aiuole pose alla base del Monumento che, periodicamente, devono essere pulite dalle erbacce dagli stessi superstiti.
Il sindaco non si può limitare a chiedere un contributo straordinario di circa 30.000 euro al Ministero della Difesa, che peraltro ha già risposto “picche”, ci vuole un più alto senso del dovere e il comune si deve assumere l’onere finanziario per i necessari lavori al Sacrario.
Per il momento non possiamo far altro che essere fiduciosi che qualcosa venga fatto quanto prima per restituire il decoro che merita ad un Monumento simbolo di pace, libertà e democrazia.
I 560 Martiri lo reclamano.
Questo è il grido di dolore e disapprovazione che il consigliere Lorenzoni vuole lanciare con la speranza di muovere la coscienza del sindaco e di tutti quelli che sono interessati alle sorti del monumento di Sant’Anna.
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