Invito a Teatro - Un ingrediente interiore: l'immaginazione
Invito a Teatro mercoledì 28 novembre 2012 0Nel Metodo, Stanislavskij pone l'attenzione su diverse risorse interiori, per arrivare a sviluppare in sé quella parte creativa, scenica, “per attuare i sentimenti”.
Una risorsa indispensabile è l'immaginazione.
Immaginate di vedere in scena un sodato senza armi, un tenore senza voce, un ballerino senza piedi.
Ecco, questo è l'Attore senza immaginazione.
È una risorsa interiore, solitamente attivata da componenti emotive personali, ma anche da stimoli esterni presenti nel testo, permettendo così ad un personaggio di assumere una vita perfettamente sovrapponibile alla realtà.
L'errore che compiono coloro che arrancano sul palco in cerca dell'approvazione di sé stessi, è proprio quello di non passare attraverso il Metodo, poiché in scena è ben visibile anche ai profani (e più che visibile agli occhi è visibile all'anima) la differenza tra chi porta il personaggio al servizio del proprio ego e chi invece “dimentica” l'Io al servizio del personaggio.
Il testo teatrale solitamente racconta un accaduto, una storia, un avvenimento. Ma non dice cosa sia successo “prima” al nostro personaggio, cosa mangiava da piccolo, che musica ascoltava, se l'ascoltava... Non mette a fuoco compiutamente la vita, i luoghi, i movimenti che l'Attore dovrà compiere.
Ed ecco che l'immaginazione diviene il Creatore, la creta prende vita col soffio dell'Arte, lo spettatore vede gesti “nuovi”, non legati alla persona-attore; vede l'unicità della “persona” che fondendosi al personaggio lo rendono magicamente vero.
Fino a commuovere o a ridere di gusto.
E, come dice il Maestro, “raggiunge la vera Arte solo colui che le appartiene e non aspira a mostrarsi come uno che festeggia il compleanno.”
Rebecca Palagi©2012 tutti i diritti riservati
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