Invito a Teatro: L'improvvisazione

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Occorre ben distinguere la diversa funzione che ha l'improvvisazione teatrale nella vita di un Attore.
Inizialmente si “impara” a improvvisare così come da piccoli si impara a gattonare... è solo un approccio, una presa di coscienza tra sé e il pavimento, tra il volo e l'atterraggio, tra la caduta e lo stile.

Non esiste, in realtà, un'improvvisazione improvvisata.
Permettendo il gioco di parole, non si improvvisa nemmeno sull'improvvisazione. Tutto è frutto di una ricerca costante, di una maturazione lenta, opposta al declino egocentrico, forza motrice di una spiccata creatività, di uno studio perenne.

Mettiamo il caso che un attore in scena si dimentichi una frase. Supponiamo che questa frase sia il fulcro della commedia o del dramma, che sia leit motiv dell'intera messinscena. Non si va a caso, perché non si può andare a caso... non si sostituisce una frase di Shakespeare con la prima banalità che ci viene in mente, occorre pertinenza, senso del dovere, rispetto del personaggio, e tante altre qualità. La riuscita di un'improvvisazione sta nel nascondiglio in cui è riposta; se lo spettatore non si accorge di niente significa che è riuscita. Se lo spettatore ride perché l'Attore si è fatto accorgere, magari appositamente, di aver sostituito un pezzo, il fallimento è dietro la porta del camerino.

Ogni volta che un Attore prende le sembianze del suo personaggio, infatti, non prende solo il nome scritto su un copione, ne prende le movenze, la voce, lo sguardo, e soprattutto il pensiero; per questo una creatura nata da una penna prende vita da una scarica elettrica data dal processo creativo, ed il sembiante non acquista solo verosimiglianza, ma riesce persino a produrre lui stesso un Teatro nel Teatro, la famosa “Trappola per Topi” che se non confonde il pubblico, lo ammalia.

Per questo l'improvvisazione è altrettanto importante dell'acquisizione di una parte; ne diventa l'integrazione naturale, attua il percorso vitale della creatura che a sua volta si crea. Un Attore che lavora da anni sull'improvvisazione è paragonabile dunque a un funambolo, che si allena per non cadere. E davvero a quel punto riuscirà a passare abilmente dalla gattonata alla camminata in meno di un secondo, sostenuto dalla sua focalizzazione dell'essere Attore.


Rebecca Palagi 2013 © vietata ogni riproduzione

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