A Lucca si apre l'udienza preliminare per la strage della stazione del giugno 2009
Disastro a Viareggio lunedì 25 marzo 2013 1Si apre stamani al polo fieristico di Lucca l'udienza preliminare per il procedimento della strage di Viareggio del 29 giugno 2009: le vittime furono 32.
Il tribunale stamani si è 'trasferito' in una sede più 'capiente' per ospitare le numerose parti civili, difensori e consulenti dei 32 imputati. I familiari delle vittime hanno fatto ingresso all'area del polo fieristico improvvisando un mini corteo.
In testa c'era uno striscione con le foto delle vittime e la scritta "Viareggio 29.6.2009. Niente sarà più come prima".
L'udienza deve ancora cominciare: con ogni probabilità quella di oggi si consumerà nella discussione delle questioni preliminari.
Fra i 32 imputati c'é l'ad di Fs Mauro Moretti, e dirigenti e funzionari delle altre società del gruppo, oltre a quelli della Gatx, la società proprietaria del convoglio che deragliò, la Jugenthal, e della Cima, che eseguirono le revisioni. Non è prevista la presenza di Moretti stamani a Lucca. Al cancello dell'area del polo fieristico che ospiterà l'udienza sono stati affisse le foto delle vittime e numerosi striscioni.
"Abbiamo bisogno di giustizia - ha detto Daniela Rombi, dell'Associazione tra i familiari delle vittime 'Il mondo che vorrei -. Non per avere pace, che non avremo mai ma per placare l'inquietudine. Vogliamo giustizia perché una tragedia come questa non accada più, perché sulla sicurezza Fs ed Europa non facciano solo chiacchiere".
"Questa strage poteva essere evitata - ha aggiunto il ferroviere Riccardo Antonini, dell'associazione 29 giugno - sarebbe bastato adottare accorgimenti di sicurezza dettati dal buon senso e dalla normativa".(ANSA)
1 commento
“In occasione dell’apertura dell’udienza preliminare per la strage di Viareggio, che il 29 giugno 2009 costo’ la vita a 32 persone, ci tengo a manifestare la mia vicinanza alla città e ai miei concittadini e, in particolare, ai parenti delle vittime.
Mi auguro che le cause e le responsabilità dell’incidente verranno accertate in tempi umani, senza dilazioni e con la collaborazione di tutte le parti. E’ un atto di civiltà dovuto alle vittime della tragedia ed ai loro cari ma anche a tutti i cittadini italiani, che vogliono sapere di vivere in un Paese in cui la giustizia funziona e permette di stabilire verità e responsabilità in tempi adeguati.
Come viareggina e come parlamentare continuerò a fare ciò che è in mio potere per coadiuvare i parenti delle vittime nella loro ricerca di verità e giustizia e per far sì che incidenti come questo non si ripetano. Tutti insieme dobbiamo – e possiamo – impegnarci a garantire la sicurezza del traffico ferroviario, in Italia e in Europa, perché senza sicurezza non c’è vera libertà, non solo di movimento“.
Lo dichiara in una nota Deborah Bergamini, deputato versiliese del Pdl.