Sulla strage ferroviaria di Viareggio. Fare la cosa giusta: ammettere tutte le costituzioni di parte civile

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Martedì 2 aprile, si è svolta l’udienza per l’ammissione delle costituzioni di parte civile. Gli avvocati degli imputati e delle Società accusate della strage ferroviaria del 29 giugno 2009, hanno usato ogni argomentazione per impedire la costituzione di associazioni, comitati e singoli familiari. Dalla “ … pletora di richieste, al fine di acquisire risarcimenti, per essersi costituite dopo l’immane tragedia (come se l’Associazione dei familiari potesse nascere prima del 29 giugno 2009), alla territorialità, alla strumentale ricerca di visibilità, ai familiari non affini …”.

Gli avvocati degli imputati hanno mostrato di essere tatticamente uniti con un’abile regia per “fare pulizia”, ma strategicamente deboli per pochezza (e bassezza) di motivazioni. Questo manipolo di avvocati, sempre a difesa di imputati eccellenti per disastri su sicurezza, salute e ambiente, loro sì “strumentalizzati” dal dio danaro, hanno tentato: - di delegittimare e denigrare Medicina democratica, sindacati, Rls (Rappresentanti per i lavoratori alla sicurezza), la rivista dei macchinisti “Ancora in marcia”, l’Associazione “Il mondo che vorrei”, il Comitato “Matteo Valenti” e singoli familiari; - di dividere i “buoni” (i familiari stretti) dai “cattivi” (associazioni, comitati, familiari affini …). Sbandierando dolore ed il diritto a costituirsi per chi ha perso i propri cari ma “dimenticando” che le assicurazioni stanno proponendo risarcimenti per estrometterli dal processo. Alla faccia del dolore e del diritto! Quanta ipocrisia!

Questo manipolo di avvocati sparge denigrazioni e falsità finalizzata all’assoluzione degli imputati dell’immane tragedia del 29 giugno 2009. Quanta miseria!

Denunciamo il tentativo di inammissibilità della costituzione di parte civile delle parti offese e di chi difende l’interesse collettivo.

Respingiamo il tentativo subdolo di dividere queste realtà (fastidiose per imputati e loro avvocati) dai familiari delle Vittime.

Che non si ripeta quanto avvenuto nell’incidente probatorio: la minaccia ed il ricatto attraverso la diffida al macchinista Rls consulente di parte costretto a ritirarsi ed alla sospensione ed al successivo licenziamento dell’altro ferroviere che ha prestato gratuitamente la consulenza a familiari e sindacato; la perizia dell’ing. Licciardello (perito del Giudice per le indagini preliminari) favorevole a Rete ferroviaria italiana (società indagata) e da questa retribuito per la sua attività.

Dal conflitto d’interessi alla coincidenza … d’interessi?

Che non si ripeta questo vergognoso copione.

Contro l’ipocrisia e la falsificazione
Per non uccidere una seconda volta le Vittime della strage

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