Daniela Rombi ricorda il disastro ferroviario a 4 anni di distanza

Disastro a Viareggio 0

[…]Deraglia un treno merci carico di GPL, tragedia a Viareggio. Disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e incendio colposo sono i reati ipotizzati dalla Procura di Lucca che ha aperto un'inchiesta. Migliaia di sfollati, gente in stato di shock, palazzine distrutte e altre evacuate. Lutti e devastazione.[…]

[…]Italians killed as train explodes. Many people have been killed and dozens injured in the explosion of a freight train carrying gas which derailed in northern Italy. The carriages jumped the tracks and crashed into homes in the seaside town of Viareggio on Monday night. Several of the victims died when their houses collapsed .[…] (BBC, 30.06.2009)

[…]Un transport de marchandises comportant des citernes de gaz a déraillé dans le nord du pays, provoquant une énorme explosion, un incendie et l'effondrement de plusieurs immeubles. Un «enfer de flammes» s'est déchaîné cette nuit sur la petite ville de Viareggio […] (Le Figaro, 30.06.2009)

[…]Im Bahnhof von Viareggio sind bei der nächtlichen Explosion eines Tankzuges mindestens 16 Personen ums Leben gekommen, unter diesen ein Kind. Mehrere Menschen werden noch vermisst. Der Zug war entgleist und hatte einen Großbrand entfacht. […] (Frankfurter Allgemeine Zeitung, 30.06.2009)

[…]La explosión de un tren desata un infierno a Viareggio, en el norte de Italia. Un cisterna que transportaba gas descarrila y explota y causa muertos y heridos muy graves […] (El pais, 30.06.2009)


QUESTO è il quarto anno che ci ritroviamo e io ho ancora questo vestito viola: E’ il solito, è quello di quella notte, quello della fine della nostra vita di prima. I trentadue nomi della strage della stazione sono sempre qui con noi e con voi, ci sostengono, ci aiutano, ci danno coraggio, ci danno la forza di andare avanti anche se con il dolore del primo giorno. Domani saranno quattro anni che siamo qui, sulle strade insieme a voi, perché loro non ci sono più e tocca a noi continuare la vita per loro, Tocca a noi farli conoscere al mondo perché loro non lo conosceranno più, tocca noi far sapere perché sono dovuti morire così. Nessuno di noi saprà mai come Emanuela sarebbe stata da grande, o Luca e Lorenzo e Iman giovani ragazzi, o se Federico e Elena avrebbero avuto un bambino, e Antonio non vedrà il suo primo nipotino; avevano ancora tante, troppe cose da fare, ma qualcuno ha strappato loro la vita negandogli il futuro. Ma proprio a queste 32 persone una risposta deve essere data: sapere la verità sulla loro morte, di chi sono le responsabilità e la certezza che chi ha sbagliato paghi per tutte queste vite che non ci sono più e che una tragedia simile non accada mai più a nessuno. Ecco perché ora noi dobbiamo pensare al futuro, dobbiamo pensare all’udienza preliminare e al processo, perché questo è il prossimo passo fondamentale. In quell’aula di tribunale non ci saremo solo noi familiari e tutta Viareggio a chiedere giustizia, ma ci saranno soprattutto loro. Vogliono sapere perché non possono più vivere la vita che avevano, saranno lì a chiederlo attraverso la nostra presenza, attraverso la nostra tenacia, attraverso la nostra voce. Non hanno avuto la vita e noi per loro dobbiamo sapere perché, non possiamo darci pace in altro modo. E noi tutti dobbiamo sapere che la risposta va data principalmente a 32 vite che non ci
sono più.
Daniela Rombi
Presidente dell’Associazione “Il mondo che vorrei”

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