Strage Viareggio, tutti a giudizio. 33 gli imputati.

Disastro a Viareggio 1

A processo anche Moretti

Il gup di Lucca Alessandro Dal Torrione ha rinviato a giudizio i 33 imputati nel procedimento per la strage di Viareggio.

A processo finirà Mauro Moretti, ad di Fs, dirigenti e funzionari di altre società del Gruppo e delle ditte proprietaria del convoglio o che lo montarono o revisionarono.

Gli imputati sono stati rinviati a giudizio per tutte le accuse formulate dalla Procura.

Fra i reati ipotizzati, il disastro ferroviario colposo, l'incendio colposo, l'omicidio e le lesioni colpose plurime.

Ad alcuni imputati sono state contestate anche violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro. Il processo si aprirà il 13 novembre a Lucca.

La strage di Viareggio avvenne il 29 giugno del 2009: un treno carico di gpl deragliò attraversando la stazione, alcune cisterne si ribaltarono e una si squarciò. Il gas fuoriuscito esplose devastando un quartiere e uccidendo 32 persone.

SODDISFATTI I FAMILIARI

Il rinvio a giudizio dei 33 imputati per la strage di Viareggio "è un fatto positivo. La decisione del giudice si basa sulle carte e le carte parlano".

Lo ha detto Valentina Menichetti, sorella di Emanuela, una delle 32 vittime della strage di Viareggio, commentando la decisione di oggi del gup di Lucca. "La sede giusta dove chiarire ogni dubbio - ha continuato Valentina - è il dibattimento. Come abbiamo fatto per l'udienza preliminare, anche lì saremo sempre presenti". Valentina Menichetti è figlia di Daniela Rombi, la presidente dell'Associazione 'Il mondo che vorrei', che raggruppa i familiari delle vittime della strage.

Familiari e Codacons, Moretti si dimetta

"Dimissioni immediate di Mauro Moretti". Le chiedono il Codacons e i familiari delle vittime della strage di Viareggio, dopo che il gup di Lucca ha rinviato a giudizio l'ad delle Ferrovie e gli altri 32 imputati per la tragedia del 29 giugno 2009. L'associazione di consumatori annuncia "un dossier circa la pessima gestione delle Ferrovie da parte dell'Ad Moretti". "In qualsiasi paese civile, l'amministratore di una società coinvolto in un processo così importante avrebbe rassegnato le proprie dimissioni - spiega il Codacons - Moretti deve lasciare le Ferrovie come forma di rispetto verso le vittime dell' incidente e i loro familiari. Solo in Italia i vertici delle grandi aziende rimangono attaccati alle proprie poltrone anche quando finiscono sotto processo".

Stessa richiesta da parte dei familiari delle vittime: "Moretti, gli altri Ad delle società Fs e soci, prima indagati, poi imputati, adesso rinviati a giudizio cosa aspettano a rassegnare le dimissioni? - scrive in una nota l'associazione 29 giugno - Moretti deve dimettersi da Ad di Fs, ritirare tutti i provvedimenti disciplinari (licenziamenti, sospensioni, ecc.) nei confronti dei ferrovieri impegnati sulla sicurezza e la salute, affrontare il processo senza alcun tentativo di fuga".

Il pm, impostazione accusa ha retto

"Siamo contenti del risultato, vuol dire che è stato dimostrato che l'impostazione accusatoria al momento ha retto". Lo ha detto il procuratore di Lucca, Aldo Cicala, commentando il rinvio a giudizio dei 33 imputati per la strage di Viareggio.

Sindaco, giustizia sia fatta al più presto

“Il GUP di Lucca Alessandro Dal Torrione ha rinviato a giudizio i 33 imputati nel procedimento per la strage di Viareggio. A processo finiranno anche Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Sato, dirigenti e funzionari di altre società del gruppo e delle ditte proprietarie del convoglio o che lo montarono o revisionarono. Ero a Lucca, al Polo Fieristico, ed ho voluto personalmente assistere alla comunicazione della decisione della Camera di Consiglio.
“Siamo all'inizio di un percorso che non sarà semplice. Ci sono grandissime aspettative per tutti gli attori coinvolti in questa tragica vicenda che ha segnato in maniera indelebile tutti i familiari delle vittime e la nostra città.
“Come sindaco di Viareggio non posso esimermi dal ringraziare il lavoro svolto dalla Procura della Repubblica e dai difensori di tutte le parti civile che hanno dato il massimo e che - certamente - continueranno a dare nel proseguo.
“Allo stesso tempo, mi auguro che possa essere fatta giustizia al più presto in un dibattimento che, come sottolineato dal GUP nel proprio dispositivo, non sarà assolutamente semplice: servono al più presto delle risposte che possano garantire una giusta pena ai responsabili.”


Ferroviere licenziato, Moretti deve fare un passo indietro

"Ora Moretti deve fare non uno ma due passi indietro, anzi, devono farglieli fare perché da solo non li farà".

Lo ha detto Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato, che nell'ambito dell'udienza preliminare per la strage di Viareggio ha svolto un ruolo di consulente per la Cgil e per alcuni familiari delle vittime. Parlando del rinvio a giudizio dei 33 imputati, fra i quali l'ad di Fs Mauro Moretti, Antonini ha poi aggiunto: "Le carte parlano chiaro, ce l'abbiamo messa tutta perchè fossero carte scoperte e non, come avvenuto in altri casi, coperte".

Intanto i familiari delle vittime annunciano che scriveranno una lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano affinché tolga il cavalierato all'ad di Fs Mauro Moretti.

Moretti, su giudizio niente da dire

"Non ho niente da dire". Così l'amministratore delegato di FS, Mauro Moretti, commenta il rinvio a giudizio a suo carico per la strage di Viareggio.

Difesa Rfi, decisione deludente

"Prendiamo atto di una decisione deludente". E' il commento dell'avvocato Ambra Giovene, difensore di alcuni dirigenti di Rfi, alla decisione del gup di Lucca che ha rinviato a giudizio i 33 imputati nel procedimento per la strage di Viareggio.
"Ci saremmo aspettati un'applicazione delle regole più rigorosa - ha continuato l'avvocato - il giudice non se l'è sentita di prendere una decisione sugli imputati e ha fatto una scelta non mediatica ma di prudenza". Altri difensori di dirigenti di società del gruppo FS hanno poi spiegato che "la Procura ha contestato dei reati colposi che, anche alla luce del decreto Fare, non determinano sospensioni dalla carica per i dirigenti delle società".

Bergamini (Pdl), doveroso fare chiarezza

"Apprendo che il Giudice per le indagini preliminari del processo per la strage di Viareggio ha deciso di rinviare a giudizio tutti gli imputati del procedimento. Mi sembra un segnale che va nella direzione di una accurata ricerca della verità e di un serio accertamento sulle responsabilità dell'accaduto che la città tutta, e in particolare i familiari delle vittime, merita e aspetta. E' giusto esaminare ogni aspetto dell'incidente.
Seguirò con attenzione, come fatto fino ad adesso, tutti i passi del processo e sarò pronta a tradurre eventuali evidenze che dovessero sorgere sui temi della sicurezza ferroviaria in opportuni atti legislativi. E' importante, infatti, capire come e perché sia potuta accadere una tragedia come quella di Viareggio che, costando la vita a 32 persone, è stato il più grave incidente ferroviario della storia d'Italia e uno dei più gravi in Europa, ma anche fare in modo che non succeda mai più".

1 commento

  1. Stefano Baccelli giovedì 18 luglio 2013 alle 19:24:32

    “Sono molto contento che siano state accolte per intero le posizioni relative a tutte le imputazioni: dopo quattro lunghi anni, adesso sappiamo che sarà fatta giustizia. Un successo per le posizioni sostenute sia dalla Procura di Lucca, sia dalle persone offese, come i familiari delle vittime, ma anche nostre che, come Provincia, ci siamo costituiti parte civile”. A dichiararlo è il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, commentando la decisione del giudice per l'udienza preliminare per la Strage di Viareggio, che, questa mattina, ha rinviato a giudizio tutti gli indagati.

    “Anche dalla decisione del Gup – prosegue Baccelli – è chiaramente emerso che questa vicenda non può essere ascritta alla fatalità e, quindi, vi è la necessità di un processo, in modo che siano attribuite le reali responsabilità”.

    Il presidente della Provincia si dice ottimista: “Adesso abbiamo la certezza che ci sarà il processo e che i giudici che lo celebreranno faranno chiarezza su questa tragica vicenda che ha così duramente colpito Viareggio e, con lei, tutta la provincia”.

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