Frau Marlene. De Giorgi chiarisce la sua posizione

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Quando comprai la storica discoteca torrelaghese, questa era ormai in profonda crisi di affari, aveva subito tre chiusure per droga tra il 2010 e il 2012 ed aveva sulla testa un cumulo di debiti Equitalia.

L’acquisto dell’azienda fu fatto per complessivi 289.000 euro di cui una buona parte spalmati in 72 rate mensili dell’importo di 3.500 euro ciascuna pari alle rate di Equitalia che lui stesso aveva accumulato nella gestione della discoteca in gran parte per un accertamento del fisco.

L’accordo prevedeva che, in caso di mancato pagamento da parte del Sig. Noto delle cartelle Equitalia, Fabuloso poteva legittimamente interrompere i pagamenti delle rate: la ratio della norma è chiara a chi mastica diritto civile, perché Equitalia, trattandosi di cartelle derivanti da infrazioni fatte con la società di Noto, avrebbe potuto comunque andare a chiedere il pagamento delle medesime alla Fabuloso, con la conseguenza per Fabuloso di essere costretta a pagare due volte il prezzo pattuito.

Quando entrammo al Frau, la situazione era allucinate e da terzo mondo ma era tutto sommato nota a tutti: un impianto elettrico del tutto fuori norma, non funzionamento dell’impianto di trattamento dell’aria per di più senza certificazioni, mancanza totale delle più elementari norme di sicurezza, uno scantinato del tutto abusivo trasformato in magazzino, l’area lato strada completamente abusiva trasformata in seconda pista da ballo con strati e strati di muratura del tutto abusiva, tutto in stato di incuria. Di molte cose eravamo a conoscenza, ma purtroppo non di tutte, perché alcune ci erano state completamente taciute dal venditore.

Il contratto di vendita dell'azienda prevedeva una clausola tipica che stabiliva che Fabuloso non poteva rifarsi su Noto per le irregolarità urbanistiche o relative a norme di sicurezza che tutti sapevamo esistere, ma non in quella misura che poi scoprimmo. Dopo che infatti la proprietà finì una prima tranche dei lavori di messa a norma dell’immobile per sanare gli abusi noti, rifare l’impianto elettrico ed abbellirla, a discoteca inaugurata scoprimmo, a seguito di un controllo dell’Ente Parco, che otto anni prima fu fatto un accertamento di conformità del tutto irregolare, per il quale tutta l’area adiacente alla strada della discoteca era del tutto abusiva e non esistevano volumi utilizzabili dalla discoteca: venne infatti fuori che le piantine depositate nel Comune di Viareggio (sulle quali i tecnici della proprietà si erano fino a quel momento basati) erano diverse da quelle in possesso all’Ente Parco, vicenda di cui il Noto poteva difficilmente non essere a conoscenza.

Come è noto, dall’ottobre 2012 la gestione del Frau Marlene passò nelle mani del mio ex socio, Christian Panicucci, insieme a quella del Mamamia e del Buddy, sempre sulla stessa Marina, anche se il passaggio formale dell’amministrazione della società avvenne solo nel giugno 2013, a seguito della mia nomina a portavoce del Sindaco di Viareggio.

Nell’agosto 2013 il Frau Marlene fu chiuso perché la grande unità esterna dell’impianto di aerazione che la proprietà aveva montato durante l’inverno sembra fosse priva di alcune autorizzazioni paesaggistiche. Per Fabuloso è evidente che il danno economico fu rilevantissimo: i locali furono quindi svuotati perché – essendo abbandonati – i beni di proprietà di Fabuloso sarebbero stati a rischio di furto e da allora la discoteca non fu mai più aperta, essendo Fabuloso in attesa che la proprietà facesse gli ulteriori lavori.

Poco dopo, nell’autunno 2013 l’amministratore di Fabuloso verificò che il Sig. Noto, con le somme corrisposte mensilmente, non aveva pagato le cartelle identificate nell’atto di vendita dell’azienda. Legittimamente ed in conformità a quanto stabilito dal contratto, Fabuloso sospese i pagamenti, attendendo la risoluzione del contratto col Sig. Noto per poi iniziare una causa civile volta a costringerlo a pagare le cartelle di Equitalia identificate nel contratto ed anche a verificare la fondatezza del prezzo.

Passati ormai molti mesi, per la mia volontà di uscire dal mondo della notte ma anche per le conseguenze economiche che la società ha subito a seguito della chiusura in piena estate, il contratto di affitto con la proprietà è stato risolto anticipatamente e Fabuloso ha lasciato i locali il 24 marzo 2014.

E’ stato per questo motivo che l’amministratore di Fabuloso ha deciso di non presentarsi neppure all’udienza del Tribunale Civile che poi ha disposto il sequestro conservativo: ulteriori spese legali erano inutili, visto che Fabuloso aveva lasciato i locali della discoteca, mentre i punti di vista della società sarebbero potuti emergere – ed emergeranno – nella causa di merito. Il sequestro effettuato l’altro giorno dal Sig. Noto era però del tutto illegittimo, dal momento che Fabuloso non disponeva più dei locali della discoteca Frau Marlene: chi è entrato quindi al Frau Marlene oggi ha compiuto evidentemente un reato di violazione di domicilio, visto che la proprietà della discoteca è l’unica ad avere diritto a stare in quell’immobile e sta oggi subendo ingiuste conseguenze negative da una vertenza civile tra parti a lei terze. Ma starà ovviamente alla proprietà, e non certo al sottoscritto, decidere se denunciare il fatto.

Un’ultima precisazione sulla questione degli assegni. Questi furono dati dal Sig. Panicucci - come persona fisica, non come amministratore della Fabuloso - al Sig. Noto nel maggio 2013 come ulteriore garanzia dopo l’ingresso del medesimo nella gestione della società: il Sig. Noto, infatti, pretendeva che anche Panicucci personalmente fosse in qualche modo garante del proseguimento di quel contratto. Gli assegni non riguardano quindi minimamente il sottoscritto e su questo specifico aspetto, come su molte altre affermazioni fortemente lesive della mia dignità e della mia immagine, presenterò presto querela per diffamazione, anche a mezzo stampa. Peraltro, colgo l’occasione per precisare che gli assegni non sono risultati scoperti, ma non sono stati pagati per altro motivo.

Fa curioso vedere quindi il Sig. Noto sollevare oggi questo polverone politico a livello locale, pretendendo di discutere sulla stampa e non in un’aula di tribunale le complesse questioni civilistiche che stanno dietro questa vicenda: è però evidente che il Sig. Noto utilizza il ruolo che il Sindaco di Viareggio mi ha voluto assegnare sia per farsi pubblicità, sia per pretendere ragione oggi quando invece dovrà – e può solo – chiederla ad un tribunale. Avendo peraltro Noto una mia fideiussione personale, trovo bizzarro che lui urli alla truffa, dal momento che quando si arriverà alla sentenza definitiva, se Fabuloso non sarà in grado di farlo, io dovrò onorare il debito che il Giudice riterrà congruo.

Spiace infine vedere certa politica locale appropriarsi di questa vicenda e sposarla incondizionatamente, senza conoscere i dettagli e non ricordando i problemi di ordine pubblico che la precedente gestione del Frau aveva creato, pur di attaccare, per mio tramite, l’Amministrazione che guida la città: alle bassezze di certa politica, sinceramente, non riuscirò mai a fare il callo.


Alessio De Giorgi, Viareggio


In merito alla mia nota alla stampa di poco fa, tengo a precisare che la società Fabuloso, di cui sono solo socio, ha materialmente lasciato i locali della discoteca il 24 marzo come da me indicato ma il contratto di affitto con la proprietà dell'immobile si era risolto in data 22 febbraio, ben prima quindi della causa intentata dal Sig. Noto.

Informo inoltre che nei giorni scorsi è stata presentata al Comune di Viareggio richiesta per il subingresso nella gestione dei locali Mamamia e Buddy di società estranee alla mia persona. Pertanto, non appena arriverà questo nulla osta, il sottoscritto non sarà più presente in nessuna società di gestione di locali sulla Marina di Torre del Lago. Rimarrà quindi ma ancora per non molto la materiale proprietà del 50% delle quote della società Gesticom, che non gestirà più però il locale.


A presto,
Alessio De Giorgi


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