Sant'Anna di Stazzema, Bugli: "Non dimentichiamo cosa era l'Europa prima che fosse coesa"
Stazzema martedì 11 aprile 2017 0I superstiti di fianco al monumento sulla vetta del monte, angeli custodi con le loro storie della memoria. Sette sindaci e un presidente di Provincia poco sopra, giunti da Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Forte dei Marmi, Viareggio, Seravezza e Stazzema naturalmente. E cinque corone ai piedi del sacrario.
Non c'è nessuno discorso ufficiale per la cerimonia che si è svolta stamani al monumento che ricorda le 560 vittime della strage di Sant'Anna, con il ministro Alfano e una delegazione del G7 degli Esteri riuniti a Lucca: solo lo squillo austero di una tromba, il silenzio e tanti abbracci.
Ma il concetto che si ripete nelle parole, a margine, di ministri, ambasciatori e assessori di Regione è chiaro e netto. Mamoria e Europa sono legati da un filo e devono continuare a tenersi per mano, unite come l'altro binomio: Europa e pace.
"Dobbiamo avere memoria di quello che era l'Europa prima che l'Europa fosse coesa – sottolinea l'assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, che ha partecipato alla cerimonia – e la tappa di oggi del G7 a Sant'Anna, un'iniziativa bella e importante, ci aiuta a ricordarlo con forza. Deve servirci a mantenere viva la memoria e grande l'impegno per un'Europea coesa". Mai più Sant'Anne insomma, che anche in Toscana sono state molte: 281 stragi insanguinarono ottantatrè comuni tra il 1943 e il 1945, 4.461 furono le vittime.
La parole che si uniscono a quelle del governo italiano e dell'Unione europea. "Senza Europa – dice l'alta rappresentante per gli affari esteri della Ue, Mogherini – rischiamo di perdere la pace e la cooperazione. Non dobbiamo farla affondare": "E tutti insieme – conclude il ministro degli Esteri, Alfano - dobbiamo gridare 'mai più', con forza".
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