Aggregazione delle Fondazioni. Non abbiamo bisogno di un "Salvatore della Patria"
Politica martedì 3 ottobre 2017 0Prima unione, poi fusione, a seguire razionalizzazione. E' aggregazione, alla fine, il termine utilizzato dal Sindaco per far votare una delibera che, tra le altre cose, propone un intervento per la Fondazione Carnevale e la Fondazione Festival Puccini.
Un indirizzo, lo definisce il primo cittadino che, al tempo stesso, indica già in un unico consiglio di amministrazione per i due Enti, il traguardo da raggiungere. Enti che non è possibile sciogliere, per non perdere gli indispensabili contributi pubblici.
Peccato, però, che nel programma elettorale e, soprattutto, nel “Programma di Mandato 2015-2020” la proposta e la promessa erano quelle di “ufficializzare la collaborazione tra le due Fondazioni, ipotizzando servizi, promozione e personale in comune”. Un intervento che poteva essere concretizzato in qualsiasi momento e che, invece, è rimasto miseramente sulla carta. E non è vero che “forse per la prima volta i due organismi hanno lavorato in strettissimo rapporto con l'Amministrazione Comunale”. Per anni, questa, è stata una delle prerogative principali a cui fare riferimento. Così come non è affatto vero che una collaborazione tra i due Enti non c'è mai stata. Tanto per non andare troppo indietro negli anni, nel 2014 sono stati molti e qualificati i contatti, le collaborazioni e le sinergie, anche internazionali, che hanno unificato l'operato a favore di Burlamacco e di Puccini, ottenendo ottimi risultati.
Aldilà delle delibere, quindi, invitiamo il Sindaco ad attivarsi sin da domani per coordinare un percorso comune per i due progetti, coinvolgendo strutture e persone che, non dimentichiamolo, quest’anno, nonostante limiti, difficoltà e condizionamenti vari, hanno saputo ottenere risultati positivi che confermano, senza ombra di dubbio, le enormi potenzialità ed il valore delle nostre due più importanti manifestazioni che non sono mai state, e mai lo saranno, proprietà di questo o quel Sindaco. Il Carnevale ed il Festival Puccini, infatti, sono un bene collettivo che non ha bisogno di improbabili “salvatori della Patria”, ma di coinvolgimento, partecipazione, confronto, passione e professionalità.
stefano pasquinucci
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