Euro 2020, pochi dubbi: l’Italia di Mancini

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Il pass ufficiale è stato strappato sabato sera in quel di Roma, stadio Olimpico, contro la Grecia. Il Ct Mancini è pronto in settimana ha mischiare le carte gettando nella mischia coloro i quali hanno avuto meno spazio in questo suo percorso lungo già oltre un anno, durante il quale ha sperimentato, puntando su un mix di giovani e più esperti, fino ad arrivare ad un’idea piuttosto chiara di quali possano essere i giocatori su cui puntare.

Se lo scacchiere tattico è oramai definito, sulla base di un 433 che già aveva varato con costanza nella sua ultima esperienza all’Inter, restano ancora dei nodi da sciogliere per quanto concerne alcuni ruoli che presentano un’abbondanza davvero ricca, in contrapposizione col recente nebuloso passato per la nostra Italia.

La produzione di giovani talenti offre al Mancio diverse opzioni sia per Euro 2020 che per Qatar 2022. In porta è tutto piuttosto definitivo, sebbene dietro Donnarumma ci sia un Plizzari che nel futuro a venire è pronto sia al Milan che in Nazionale a contenderne i guanti da titolare, visto il gran bene di cui si parla del protagonista fra i pali nell’ultimo Mondiale Under 20.
In difesa le alternative non mancano e ci sono praticamente in ogni lato: a destra l’emergente Di Lorenzo al Napoli, ma fino a un anno e mezzo fa in B, sta per spodestare Florenzi e si gioca il posto con D’Ambrosio: al centro invece emerge un Bastoni che Conte all’Inter ha già lanciato in partite importanti, con ottime risposte da parte dell’appena ventenne ragazzo interista. Sulla sinistra invece spinge Pellegrini, passato alla Juve in estate ma in prestito nuovamente al Cagliari.

Sulla mediana c’è lui, il talento per eccellenza di questa stagione: il classe 2000 Tonali. Il ragazzo del Brescia è pronto a prendersi in mano l’Italia, forse non già dal prossimo Europeo, con Jorginho che pare godere di massima fiducia da parte del tecnico jesino, ma su di lui si investono tante delle future speranze azzurre. Un centrocampo ricco di qualità e potenziale con Castrovilli della Fiorentina e Pessina del Verona, ma di proprietà dell’Atalanta.

L’attacco è un vero e proprio rebus, le ali offensive soprattutto. Da Orsolini del Bologna a Bonazzoli della Sampdoria, ma scuola Inter: per non parlare di quelli che sono i numeri 9 emergenti, storicamente il reparto più florido di storia e soddisfazioni nel calcio italiano. I due osservati speciali sono Pinamonti, investito dallo stesso Mancini come futuro bomber della Nazionale ed Esposito: quest’ultimo è addirittura un classe 2002 che nell’ultima estate ha giocato da titolare fisso all’Inter per mancanza di alternative, ma mettendosi in grande mostra agli occhi di Conte. A breve partirà per il Mondiale Under 17 dove potrà ulteriormente farsi vedere e magari sperare in una partecipazione maggiore nella prima squadra nerazzurra.
Idee ben chiare di Mancini ma ancora un campionato intero per metterlo in difficoltà: ad aprire Euro 2020 saremo noi, nella prima versione itinerante della kermesse continentale, in quel di Roma.

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