Andrea Cionci il 24 a Lucca per parlare del Codice Ratzinger

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Andrea Cionci il 24 a Lucca per parlare del Codice Ratzinger
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Intervista esclusiva al gironalista che da 5 anni lotta per la verità. Bergoglio non è mai stato Papa

LUCCA - Con la notizia della morte quest'oggi di Beroglio si aprono nuovi scenari e giovedì a Lucca sarà interessante parlarne con chi, da oltre 5 anni cerca di dimostrare che Bergoglio ha usurpato il trono di Pietro grazie alla massoneria ecclesiastica e alla mafia di San Gallo.
L'ultimo vero papa è stato Benedetto XVI che si è messo in sede impedita per non lasciare il MUNUS pietrino: Papa Benedetto non ha mai abdicato, non è mai stato emerito (emerito può essere solo un vescovo) e si è sempre vestito di bianco. ma soprattutto ha sempre detto "Il Papa è uno solo". E non ha mai detto che fosse il gesuita argentino perchè infatti non lo è mai stato.

Abbiamo intervistato il dott. Cionci che cortesemente ha risposto alle nostre domande. Appuntamento a Lucca per il 24 aprile per chi vuol saperne di più. D'accordo o no, informarsi è sempre un dovere.

"Ora, con l'annuncio della morte di Bergoglio sarà un momento topico. Bisognerà vedere se il prossimo conclave, da convocarsi massimo entro 20 giorni, sarà legittimo, con i veri cardinali pre 2013, oppure se sarà illegittimo, comprendendo i falsi cardinali nominati da Bergoglio. Nel secondo caso, verrà eletto un altro antipapa.

La situazione sarà recuperabile fin quando ci saranno minimo tre veri cardinali per eleggere un vero successore di Benedetto XVI. Tale possibilità, secondo i miei calcoli, dovrebbe sussistere fino al 18 agosto 2036, quando il terz'ultimo cardinale più giovane, Woelki, compirà 80 anni perdendo il diritto di entrare in conclave. Rimarrebbero così in due, Tagle e Tottunkhal e mancherebbe il numero legale per eleggere il Papa. In quel caso la successione petrina sarebbe terminata.

E' fondamentale che il popolo cattolico si svegli e reclami un vero conclave per avere un vero papa".

Questa la premessa. Adesso vediamo di approfondire i temi più importanti portati avanti dal giornalista.

1) Prosegue il suo tour in Italia per spiegare chi è Papa Benedetto e chi era il cardinale argentino. Cosa si aspetta dalla cattolica Lucca?

In Toscana ho già tenuto conferenze a Grosseto, Pisa, Arezzo, Siena, Pistoia e Livorno. Sono stato anche a Lucca un paio di anni fa e ricordo che l’incontro fu affollatissimo e seguitissimo. Dalla Toscana viene anche l’avvocatessa Costanza Settesoldi che ha fornito un contributo determinante per l’inchiesta, insieme all’Avv. Roberto Antonacci e al latinista Gian Matteo Corrias. Ormai sono 170 le conferenze, in Italia e all’estero, che mi hanno dato modo di incontrare persone straordinarie e professionisti coraggiosi i quali, come si suol dire, “ci hanno messo la faccia”. In molti mi chiedono come mai non ho scritto un secondo libro: gli è che la situazione è in tale precipitosa evoluzione che non si farebbe in tempo a fermarla sulla carta. Questo per dire che gli aggiornamenti e le nuove acquisizioni che offrirò al pubblico il 24 aprile, rispetto alla conferenza di due anni fa, sono tantissimi.

2) In questo lungo peregrinare ha incontrato sacerdoti e vescovi d'accordo con lei, ma che non vogliono "scoprirsi"?

Sì, diversi sacerdoti che sono rimasti nel nascondimento e che continuano ad amministrare i sacramenti in unione con la Chiesa e non con l’antipapa Francesco. Purtroppo ne sono venuti alla luce pochi ed è un peccato in quanto i sacerdoti che gridano la verità sono i soli che riescono ancora a “sfondare” su un mainstream che è confiscato da quei poteri che sostengono l’antipapa. Non è un caso che i 1000 articoli della mia quadriennale inchiesta condotta sul mio blog di Libero siano stati fatti sparire dal web grazie alla nuova direzione Sechi-Capezzone, senza alcun tipo di giustificazione. Non hanno voluto accontentare nemmeno la petizione di 2200 lettori, in tal senso. https://www.youtube.com/watch?v=KY9F67LVxXc E’ ovvio che sia arrivata una “telefonatina” da parte di qualche personaggio influente. Peraltro imbarazzante Capezzone che nel 2018, al premio conferitogli dalla massoneria del GOI tuonava contro la censura. https://www.youtube.com/watch?v=pJ87OZ6MK1M&t=55s

Ricordiamo invece l’ultimo sacerdote-eroe, Padre Natale Santonocito, che quando è stato scomunicato ha dato una tremenda spallata mediatica all’antipapato: ne hanno scritto tutti i giornali, anche all’estero. https://www.youtube.com/watch?v=zWynijjt2Oc&t=611s E’ questo quello che serve: “preti-kamikaze” che escano fuori e gridino la verità. Se arriva la scomunica, subito si faccia il ricorso canonico, per mettere in crisi il sistema giuridico antipapale.

Quanto alle alte gerarchie, una volta, casualmente, al ristorante di un albergo incontrai un vescovo emerito, che benedisse il mio lavoro. Poi ho ricevuto un incoraggiamento anche da un paio di cardinali, ma non hanno mai partecipato alle conferenze. Se la paura fa 90 nel basso clero, per i prelati fa 900.

3) Partendo da una analisi accurata in latino e in tedesco a oggi, dopo 5 anni, cosa si è scoperto ancora di nuovo sulla DECLARATIO?

Abbiamo scoperto che non solo non era un’abdicazione valida, ma in realtà si trattava di tutt’altro: una declaratoria di “DECISIO”, cioè un decreto penale che il Pontefice emette per i delitti maggiori contro la fede, che sono l'eresia, l'apostasia e lo scisma.https://www.youtube.com/watch?v=7IbUs-K5KjY
Con tale decisio, il Santo Padre Benedetto XVI non rinunciava, ma solamente “dichiarava di rinunciare” al ministerium di vescovo di Roma a causa di un misfatto compiuto durante la sua elezione da un manipolo di cardinali. Il misfatto consisté in una spregiudicata manovra elettorale testimoniata da diverse autorevoli fonti che, non solo rivela un’aperta violazione degli articoli dal 78 all’81 del capitolo VI della costituzione Universi Dominici Gregis, ma che era finalizzata a uno scopo ben preciso ed eversivo.
La manovra elettorale portò al card. Ratzinger i voti dei suoi avversari del Gruppo di San Gallo facendo iniziare il suo pontificato con una minoranza di fatto.
Tale debolezza “politica” consentì ai nemici di Benedetto XVI, dentro e fuori la Chiesa, di logorarlo nel tempo con una strategia ostruzionistica e oppositiva, impedendogli sempre più il normale esercizio del munus petrino, ovvero il ministerium, cioè il governo della Chiesa. Questa azione eversiva condusse progressivamente il Papa allo stremo delle forze sia politiche che psicofisiche al punto che, nel febbraio 2013, dopo un oscuro “incidente notturno” subìto nel marzo 2012, durante il viaggio apostolico in Messico-Cuba, episodio da lui narrato come legato all’insonnia e ai farmaci che assumeva, dovette applicare un piano di emergenza per togliersi di mezzo, ma senza lasciare la Sede Apostolica legalmente in mano ai suoi persecutori.

La dichiarazione di rinunciare al ministerium, da parte di Benedetto XVI ossia il giudizio sul proprio essere privo di potere di governo, era quindi una decisio motivata dal misfatto compiuto alla sua elezione da un manipolo di cardinali, ovvero quello di eleggere appositamente un papa in minoranza politica in modo che un giorno fosse costretto a dimettersi. Tuttavia, la decisio di papa Benedetto, nel febbraio 2013, non fu quella di abdicare, ma fu esclusivamente finalizzata a lasciare la sede del vescovo di Roma vuota, sgombra, libera, (non legalmente vacante) in modo che potesse essere subito occupata dai nemici usurpatori.

Una “ritirata strategica” per consentire ai nemici di impadronirsi del potere, ma illegalmente, autocondannandosi quindi alla nullità e all’espunzione finale con la conseguente purificazione della Chiesa cattolica.

La dichiarazione di rinuncia al ministerium di Benedetto XVI, dolosamente malintesa – e anche questo era stato previsto dal suo autore - avrebbe infatti dato l’avvio a un conclave, ovviamente abusivo, per l’elezione di un “nuovo” Sommo Pontefice, ovvero un antipapa. E tutti i 40 antipapi della storia della Chiesa sono stati annullati.

4) Un appello agli scettici e a coloro che continuano a pensare che Bergoglio sia stato il papa.

Qualsiasi persona intellettualmente onesta potrà verificare che io porto fatti, leggi e documenti, non speculazioni gratuite. Il problema è il blocco psicologico-emotivo, soprattutto dei credenti. In tanti, che pure detestano Bergoglio, non vogliono prendere atto della situazione gravissima dell’avvenuta usurpazione perché ciò sconvolgerebbe le loro abitudini e le loro sicurezze. Tuttavia, le patenti e clamorose eresie di Bergoglio dovrebbero mettere sul chi vive i fedeli. Non c’è mai stato un papa eretico, tanto che il diritto canonico non prevede il caso di una sua deposizione. Ora, Bergoglio non è papa non per le sue eresie, che sono solamente una cartina al tornasole, ma per un motivo canonico, la non abdicazione di Benedetto. Ora, se Bergoglio non è il papa, tutta la futura successione petrina è a rischio. Se il prossimo conclave comprenderà i falsi cardinali di nomina bergogliana, verrà eletto un altro antipapa. Nel 2036 dovrebbe decadere il terz’ultimo cardinale elettore (autentico). Se entro quella data non si risolve la questione, tecnicamente la Chiesa cattolica finisce perché mancherà il numero legale (min 3 cardinali) per eleggere un valido successore di Benedetto XVI. Abbiamo comunque individuato un’autorità ecclesiastica che è rimasta discretamente dietro le quinte, per dodici anni, che ha impedito come Bergoglio potesse produrre guasti irreparabili, e lo sta via via spogliando di una serie di simboli e prerogative. Basti pensare che Francesco non celebra la messa da tre anni. Poi non porta più l’anello piscatorio, non tiene nemmeno più omelie e catechesi. Ora non indossa più nemmeno la fascia alla vita, simbolo del suo rango e del suo ministerium. https://www.youtube.com/watch?v=GoldaulFj8Q&t=1s

5) La magistratura vaticana l'ha ascoltata : cosa può dirci in merito?

Il 12 aprile, il Promotore di Giustizia, cioè il pubblico ministero vaticano, mi ha convocato come testimone. https://www.youtube.com/watch?v=WHDszKNXQN0 In un colloquio di quasi 4 ore, mi sono state poste molte domande che denotavano una perfetta conoscenza della questione da parte dei magistrati, i quali evidentemente hanno studiato con grande attenzione le mie due istanze depositate nel giugno 2024 e nel febbraio 2025. La convocazione dimostra che ci sono indagini preliminari in corso. Questo evidenzia che il mio lavoro, condotto con cinque avvocati, è serio ed è stato ritenuto degno di essere esaminato dai magistrati vaticani che hanno dimostrato la loro indipendenza e alta professionalità. Sono stato autorizzato a divulgare la notizia della convocazione, ma non so come si procederà, se verrò interrogato ancora, o altri.

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