Regina Satariano: appello contro la violenza sistemica sulle "sex worker"

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Regina Satariano: appello contro la violenza sistemica sulle "sex worker"
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VERSILIA - Contro l’ennesimo femminicidio. Contro la violenza sistemica sulle sex worker.
A Prato, una donna è stata trovata morta.
Faceva l’escort.
Faceva il lavoro sessuale.
È stata uccisa. Ancora una volta.
Non è un fatto isolato.
Non è un caso di cronaca nera.
Non è un mistero da risolvere.
È l’ennesimo femminicidio, ma quando riguarda una sex worker non viene chiamato così, né viene conteggiato. Ogni volta che una sex worker viene uccisa, ci viene detto che è il “rischio del mestiere”, che “sapeva a cosa andava incontro”.
Ogni volta si parla della vittima come di una donna ai margini, fragile, invisibile.
Ma nessuna di noi è invisibile per chi sceglie deliberatamente di ignorarci.
Le sex worker vengono uccise perché vivono in un sistema che le considera sacrificabili.
Vengono uccise perché le istituzioni le vogliono senza diritti.
Perché la legge le lascia sole.
Perché i media le raccontano sempre come corpo, mai come voce.
Non è il lavoro sessuale che uccide.
Uccide l’assenza di tutele, la criminalizzazione, lo stigma sociale, il patriarcato.
Chi ha responsabilità politiche e istituzionali è complice.
Complice ogni volta che ci nega accesso al welfare, alla sanità, alla protezione.
Complice ogni volta che parla di noi senza interpellarci.
Complice ogni volta che preferisce combatterci invece che ascoltarci.
Chiunque fosse la sorella uccisa a Prato, la ricordiamo per non dimenticarla.
Non ci interessa il suo vero nome o la sua nazionalità.
Ci interessa che, come tante, è stata lasciata sola in un sistema che ci uccide lentamente ogni giorno.
Non ci basta più commemorare.
Non ci basta più denunciare.
Abbiamo bisogno di giustizia, autodeterminazione, sicurezza e libertà.
Per questo chiediamo:
– Decriminalizzazione del lavoro sessuale.
– Riconoscimento pieno dei diritti delle sex worker.
– Protezione reale, concreta, non assistenzialista.
– Contrasto attivo allo stigma culturale e mediatico.
– Una formazione diffusa sul consenso, sulla libertà sessuale e sulla diversità dei corpi e delle scelte.
Siamo in lutto. Ma non ci fermiamo.
Lottare per le sex worker significa lottare per un mondo in cui nessuna persona è lasciata sola.
Lottare contro il femminicidio di una sex worker significa lottare per tutte.
Fino a quando giustizia e libertà non saranno reali.

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