Volta la carta
di Edoardo CeragioliCosa avrebbe potuto fare alla fine degli anni ’50 un giovane nottambulo, incazzato, mediamente colto, sensibile alla vistose infamie di classe, innamorato dei topi e dei piccioni, forte bevitore, vagheggiatore di ogni miglioramento sociale, amico delle bagasce, cantore feroce di qualunque cordata politica, sposo inaffidabile, musicomane e assatanato di qualsiasi pezzo di carta stampata ?
Se fosse sopravvissuto e gliene si fosse data l’occasione, costui, sarebbe diventato un CANTORE Fabrizio De Andre’. Quest’omaggio rappresenta un vero e proprio atto di riconoscenza verso un poeta che con il suo pregiudicato carisma ha influenzatoe continua ad influenzare molte generazioni.
La sua personalità generosa, anarchica, solidale e mai ipocrita affiora dai testi delle sue canzoni che celebrano “gli esclusi”, “ gli emarginati”, insomma tutti quei personaggi che popolani i quartieri “dove il sole del buon Dio non manda i suoi raggi.”
Ed è attraverso queste storie che Lui rivive ogni qualvolta le sue note risuonano, rimarcando di fatto l’appartenenza alla gente comune. Sono proprio loro oggi a salire alla ribalta prendendo posto all’interno di tarocchi, “gioco” caro a De Andrè.
La carta del tarocco non è altro che un “ codice” per analizzare la vita per mezzo di simboli e questa volta al posto di papesse, giudizi e temperanze troviamo prostitute, Rancorosi, Cialtroni, ma anche uomini Saggi e Vittime della Guerra: diamo inizio al “Gioco” Volta la carta..!
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