Le testimonianze di due 'gifrini'

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Venerdì 18 Agosto: destinazione Piazze Regina Margherita, Viareggio.
Eravamo un fiume di 350 persone davanti a quella che ormai è diventata la “nostra” chiesa, S. Antonio…da lì siamo partiti, armati di megafoni, tanta voce e un immenso entusiasmo, pronti per invadere le strade di questa Viareggio. Ad attenderci in piazza c’era Francesco Sportelli con i Cometha, schierati per dare inizio ad un concerto di due ore, fatto di canzoni che parlano del nostro mondo. Ma la cosa più straordinaria è stata vederci uno, una sola voce, un solo battere di mani, un solo sorriso profuso a tutti coloro che, straniti e un po’ perplessi, ci vedevano arrivare. Sì, perché siamo 350 e proveniamo da tutta Italia; molti di noi conoscevano solo i compagni della propria regione fino due giorni prima…eppure i momenti insieme di fronte al Nostro Padre ci hanno fatti scoprire davvero fratelli, compagni di questa avventura che ci ha chiamati fino qui.
Quando il concerto è iniziato, la piazza era tappezzata delle nostre magliette…al contorno alcuni passanti. In pochi minuti, però, tutto lo spirito francescano di comunione è venuto fuori e la piazza si è animata di trenini, cori, balli, che hanno letteralmente contagiato chi era partito per una semplice “vasca in passeggiata”.
Via una canzone, avanti l’altra, gli occhi di qualche spettatore si sono accesi di curiosità e di allegria; i più “coraggiosi” si sono addentrati nel mucchio di Gifrini e hanno “attaccato bottone”, chi per dire “Ma che combinate?”, chi per un semplice “Bello, ragazzi!”; altri sono rimasti timidamente ad osservare la folla di matti missionari, i quali, dal canto loro, non si sono lasciati sfuggire “l’opportunità” di incontrare, conoscere, di portare la gioia che sentono dentro.
E così, tra un volantino, un trenino di gruppo e qualche battuta, questa Viareggio un po’ l’abbiamo incontrata e abbiamo lasciato la piazza ricchi dei doni che vi abbiamo trovato: le espressioni basite di coloro che ci hanno chiesto chi siamo, gli occhi brillanti di chi è rimasto colpito da tanta gioia, i visi di coloro che avevamo avvicinato sulle spiagge nel pomeriggio e che sono stati fedeli all’appuntamento serale.
Ragazzi, quante emozioni! Ora, l’avventura continua…e l’entusiasmo cresce!

Laura
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CI SIAMO TUFFATI!
La prima giornata di Missione sulla spiaggia

Evviva!!! E’ iniziata la missione sulla spiaggia! Siamo partiti da tutta Italia per vivere questo momento e finalmente è arrivato!
Pensando all’annuncio al mare, prima di partire, la mia mente riusciva ad immaginare solo la fatica e la paura di parlare…INVECE…appena arrivati sulla spiaggia la timidezza ha lasciato il passo all’intraprendenza e alla voglia di incontrare gli altri. Tutto ciò è accaduto perché prima di andare al mare siamo rimasti davanti al Signore Gesù Eucarestia, ripetendoci che il nostro impegno è solo uno strumento che Lui usa per raggiungere chi vuole. Quando ci siamo avvicinati ai giovani che giocavano in riva al mare o che chiacchieravano sotto gli ombrelloni, ci siamo resi conto di quanto questo sia vero: senza la sua Presenza non avremmo potuto comunicare le nostre storie – che non hanno niente di diverso da quelle dei nostri coetanei in vacanza se non la gioia di aver conosciuto l’Amore di Dio. La giornata è trascorsa bene per questo: ci siamo affiatati tra di noi…all’interno dei nostri gruppi abbiamo naturalmente trovato il compagno o la compagna con cui esprimere meglio la nostra storia, abbiamo riso e scherzato con i bambini e cantato per “rompere il ghiaccio”, per far sentire la nostra presenza fra gli ombrelloni. Poi ci siamo tuffati…e non solo in acqua, ma fra la gente, sulla riva, sotto gli ombrelloni. In poche ore abbiamo riempito la spiaggia…si vedevano magliette azzurre e rosse camminare per tutta la riva, anche in lontananza, e anche la polvere intorno alle reti di pallavolo era azzurra! Abbiamo usato ogni strumento per avvicinare i ragazzi…il canto, il gioco, gli scherzi: è questo che abbiamo voluto comunicare… la nostra fede nel Dio della gioia, della festa, nel Dio che cerca ognuno di noi ovunque siamo, anche in un tranquillo pomeriggio d’estate in Versilia. E ad ogni incontro la gioia cresce, cresce la voglia di essere per gli altri dei veri testimoni della sua bellezza!!!

Carolina

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