Premio Camaiore Letteratura Gialla

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Alessandro Perissinotto con "Una piccola storia ignobile" (Rizzoli) vince la terza edizione del Premio Camaiore di Letteratura Gialla organizzato dall'assessorato alla cultura del Comune di Camaiore.
La serata finale si è svolta al Teatro dell'Olivo di Camaiore, brillantemente condotta da Claudio Sottili. Perissinotto è stato votato dalla giuria popolare presente in sala. Trenta voti in diretta con un finale al cardipalma.
Ecco la classifica finale:10 voti a Alessandro Perissinotto con "Una piccola storia ignobile" (Rizzoli). 9 voti a Leonardo Gori con "L'angelo del fango" (Rizzoli), 8 voti a Gianni Biondillo "Con la morte nel cuore" (Guanda), 3 voti a "Robinia Blues" di Valter Binaghi - Dario Flaccovio Editore.
Durante la serata sono intervenuti il sindaco Giampaolo Bertola, l'assessore alla cultura Manuela Clerici, che ha creduto fortemente in questa manifestazione, e l'attore Max Schioppa, uno tra i protagonisti della soap opera "Un posto al sole" di Rai Tre. La colonna sonora della serata, con musiche tratte da celebri colonne sonore , è stata proposta dall'orchestra Swinging thriller jazz band.

Il pubblico dell'Olivo ha particolarmente gradito gli 'interrogatori' ai finalisti condotti dallo scrittore Giampaolo Simi, consulente tecnico del Premio. Un faccia a faccia incalzante ed ironico che ha rivelato aspetti inediti dei personaggi creati dagli autori. Al termine della serata ai quattro finalisti sono state consegnate delle originali sculture opera di Paola Campioni. (Nella foto Alessandro Perissinotto)



ALESSANDRO PERISSINOTTO “Una piccola storia ignobile” (Rizzoli)



Sono qui, nella notte, da sola, in una boscaglia triste di periferia.

E ho paura.



È notte e il buio avvolge la campagna intorno a Milano. Due mani si smuovono ansiose la terra indurita dal gelo. Sono le mani di Anna Pavesi, una donna fuori posto e spaventata, che scava per capire, per scoprire come finirà la storia che pochi giorni prima, in uno strano gioco di equivoci, ha bussato alla sua porta.

A San Valentino il telefono di Anna ha squillato, ma per lei, separata da poco, nessun messaggio d’amore. Dall’altra parte del filo c’è Benedetta Vitali – nome noto della Milano bene – che le ha raccontato di Patrizia, una sorellastra dimenticata, tenuta a distanza per anni e poi ricomparsa all’improvviso e nel peggiore dei modi: in un fosso, uccisa da un’auto pirata su una strada di campagna. Quello che Benedetta chiede ad Anna è di aiutarla a ricostruire gli ultimi mesi di vita della sorellastra, di aiutarla ad avere di lei almeno un ricordo e a capire come mai, dopo la sepoltura, il cadavere sia scomparso. Ma cosa c’entra Anna in tutto questo? Non è la sua storia, e non è il suo mestiere. Lei non un detective: è una psicologa. Eppure Benedetta insiste. Ha fiducia in lei, nella sua sensibilità, nella sua discrezione: il buon nome di una famiglia in vista non va infangato! E Anna, disoccupata da mesi e a corto di soldi, accetta l’anticipo di Benedetta e assume l’incarico.

Inizia così un’indagine insolita e spinosa, ambientata nella cupa atmosfera rurale che si respira ai margini della grande metropoli, sviluppata lungo un accidentato crinale di errori e ripensamenti in cui il caso è sovrano spietato e beffardo. Persa in un labirinto di equivoche relazioni familiari, Anna ne ricostruisce il delicato ricamo, inciampando più volte nelle piccole e grandi lacerazioni della propria vita privata.

Anche in questo nuovo romanzo, Alessandro Perissinotto continua a sfidare il cliché del giallo, minando pagina dopo pagina le certezze del lettore. Intrecciando il tessuto della buona società con le trame dell’emarginazione e dell’abbandono, Perissinotto si spinge fino al cuore nero della vicenda, dove si annida la banalità del male, dimostrandoci che spesso, dietro il disegno oscuro dell’omicidio, non c’è l’estetica perversa del serial killer, ma solo la brutale normalità di una piccola storia ignobile.



NOTE BIOGRAFICHE

Alessandro Perissinotto (Torino 1964) insegna presso la facoltà di Scienze dell’educazione della Formazione dell’Università di Torino. Per Sellerio ha pubblicato L’anno che uccisero Rosetta, La canzone di Colombano e Treno 8017, tre polizieschi che affondano le loro radici nella storia italiana del Cinquecento fino al dopoguerra. Per Rizzoli è uscito nel 2004 il noir Al mio giudice, vincitore del Premio Grinzane Cavour 2005 nella sezione Narrativa Italiana. I suoi romanzi sono stati tradotti in numerosi paesi europei e in Giappone. Il suo sito internet è http://www.alessandroperissinotto.it




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I vincitori delle scorse edizioni del Premio Camaiore di Letteratura Gialla sono stati Giancarlo De Cataldo con "Romanzo Criminale" e Gianrico Carofiglio con "Ad occhi chiusi".



Il Premio Camaiore di Letteratura Gialla è nato come una ricognizione a 360° sulla produzione dei generi thriller, noir e poliziesco nel nostro Paese. Per questo, si è dato una struttura articolata che prevede tre giurie del tutto indipendenti: una di critici e giornalisti, una di librai e una tecnica. I componenti delle prime due vengono invitati a stilare una graduatoria dei cinque romanzi gialli migliori pubblicati in Italia nel periodo del bando. Dai loro voti emergono i primi due finalisti. La giuria tecnica, invece, è riservata alle opere prime. In questa sezione, le case editrici sono invitate a partecipare sottoponendo i libri di autori esordienti al giudizio della Giuria. In questo modo, si è pensato di salvaguardare uno spazio importante per gli autori che si affacciano sul panorama editoriale per la prima volta e per le case editrici più piccole.



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