Il paese dei campanelli
Cultura mercoledì 13 dicembre 2006 0a teatro
Stagione di Prosa Teatri della Versilia
TEATRO DELL'OLIVO DI CAMAIORE
Venerdi 15 dicembre, ore 21.15
Compagnia Italiana di Operette presenta
"Il paese dei campanelli" - Musiche di Virgilio Ranzato e Carlo Lombardo.
Regia di Serge Manquette, con Alessandro Dimasi, Elena D'Angelo, Milena Salardi.
(Una tra le più famose operette messe in scena in Italia. E' stata rappresentata per la prima volta al Teatro Lirico di Milano, il 23 novembre 1923).
In un'immaginaria isola olandese è ambientato il Paese dei Campanelli. Questo nome è dovuto dal fatto che su ogni casa c'è un piccolo campanello. La leggenda narra che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti verranno a sapere quello che è successo. Anche se nessuno li ha mai sentiti suonare, gli abitanti non hanno il coraggio di dimostrare il contrario.
Tutto, nel paese dei campanelli, resta tranquillo fino all'arrivo di una nave militare inglese, costretta all'attracco nel porto dell'isola da un incendio sviluppatosi a bordo. Gli ufficiali scendono a terra e....accade l'inevitabile! Hans, il comandante, fa suonare il campanello con Nela, Tom lo fa suonare con BonBon e La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe purtroppo combina un'altra gaffe : arrivano sull'isola le mogli degli ufficiali e, senza colpa, rifanno suonare i campanelli con i mariti di Nela, BonBon, Elena e Pomerania. La leggenda narra che se un giorno ogni cento anni i campanelli resteranno muti, non suoneranno mai più. Quel giorno cade proprio durante la sosta degli ufficiali.
Tutti sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire, ma c'è La Gaffe che, suo malgrado, riesce a rovinare tutto. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull'isola per altri cento anni esisterà ancora l'incubo dei campanelli. Ma sarà poi un male?
Biglietteria in prevendita presso Versilia Vacanze a Lido di Camaiore – lungomare Europa 188 tel 0584 619479 dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.
Biglietti singolo spettacolo - Posti A euro 20 - Posti A ridotto (sopra i 65 anni e sotto i 25 ) euro 15
Posti B Euro 12 intero - Posti B Euro 10 ridotto
Il paese dei campanelli
Musica:
Virgilio Ranzato - Carlo Lombardo
Librettista:
Carlo Lombardo
1°ma Esecuzione:
Milano, Teatro Lirico, 23 novembre 1923
Personaggi Interpreti
Bon Bon: ELENA D´ANGELO
Nela:MILENA SALARDI
Pomerania:ANGELA BAVIERA
Ethel:DANIELA VIDALI
La Gaffe:UMBERTO SCIDA
Hans: ALESSANDRO DIMASI
Attanasio: ROCCO MAGNOLI
Tarquinio:ARMANDO CARINI
Basilio:STEFANO CENTORE
Tom:GIUSEPPE SCIUTO
John:SERGE POGGI
Direttore d'Orchestra:Orlando Pulin
Maestro Collaboratore:Diego Cristofaro
Regia e Coreografia:Serge Manguette
In un'immaginaria isola olandese è ambientato il Paese dei Campanelli. Questo nome è dovuto dal fatto che su ogni casa c'è un piccolo campanello. La leggenda narra che se una moglie tradisce il marito, il campanello della casa in questione suonerà e tutti verranno a sapere quello che è successo. Anche se nessuno li ha mai sentiti suonare, gli abitanti non hanno il coraggio di dimostrare il contrario.
Tutto, nel paese dei campanelli, resta tranquillo fino all'arrivo di una nave militare inglese, costretta all'attracco nel porto dell'isola da un incendio sviluppatosi a bordo. Gli ufficiali scendono a terra e....accade l'inevitabile! Hans, il comandante, fa suonare il campanello con Nela, Tom lo fa suonare con BonBon e La Gaffe, per un imperdonabile errore, con Pomerania, la donna più brutta del paese. La Gaffe purtroppo combina un'altra gaffe : arrivano sull'isola le mogli degli ufficiali e, senza colpa, rifanno suonare i campanelli con i mariti di Nela, BonBon, Elena e Pomerania. La leggenda narra che se un giorno ogni cento anni i campanelli resteranno muti, non suoneranno mai più. Quel giorno cade proprio durante la sosta degli ufficiali.
Tutti sono avvertiti, nessuno vuole trasgredire, ma c'è La Gaffe che, suo malgrado, riesce a rovinare tutto. Gli ufficiali ripartono con le mogli e sull'isola per altri cento anni esisterà ancora l'incubo dei campanelli. Ma sarà poi un male?
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