La Versilia mecca delle lune di miele gay

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Torre del Lago la capitale

Un’accoglienza speciale: camere doppie, arredate con fantasia, atmosfere soffuse per proteggere l’intimità delle giovani coppie, massima attenzione alla riservatezza. I Bed e Breakfast di Torre del Lago, già specializzati nel turismo gay, si sono attrezzati per ospitare le coppie provenienti dall’estero che hanno potuto beneficiarie dei Pacs e delle altre forme di matrimonio gay che, al contrario, in Italia restano un miraggio.

Sempre più novelli sposi scelgono la Versilia, ed in particolare Torre del Lago, per trascorrere la propria luna di miele sulle spiagge della Lecciona e nelle località vicine. Lo conferma il responsabile del marketing del Consorzio Friendly Versilia, Daniele Papa, a capo del programma di promozione delle circa 50 aziende aderenti.

Torre del Lago, già nota come meta esclusiva per il popolo lgbt (lesbica, gay, bisessuale e transgender), conta una media di 100mila presenze annue per un incasso che si aggira sui 12 milioni a stagione. Un successo al quale contribuiscono anche le coppie di sposi che scelgono la frazione pucciniana per le spiagge, l’accoglienza, il divertimento, ma anche come base per spostarsi sul territorio ed andare a visitare mostre, musei e città d’arte: su tutte Lucca, Pisa, Firenze.

Francia, Spagna, Germania, Inghilterra, i Paesi del nord Europa ed ancora Stati Uniti e Canada. Queste le provenienze principali delle coppie di sposi ed in generale dei vacanzieri, dato che una buona fetta del turismo gay a Torre del Lago è straniero.

«Del resto il turista proveniente dall’estero - spiega Papa - riesce a risparmiare sul viaggio grazie ai voli low cost che atterrano a Pisa». È proprio l’aereo il mezzo più gettonato con il quale raggiungere la Versilia e Torre del Lago. Le navi da crociera, infatti, non sono ancora molto gettonate dai turisti. Dallo scorso anno il Consorzio Friendly Versilia si è messo all’opera per coinvolgere le agenzie di viaggi che organizzano crociere gay, per fare della frazione una mèta privilegiata. Ma il fenomeno ha ancora, in termini numerici, dimensioni poco rilevanti.

«Su questo occorre ancora lavorare - continua Papa - ciò non toglie che nel periodo estivo nelle strutture ricettive e nei campeggi del Consorzio si registri ormai da qualche tempo il tutto esaurito».

Anche per questo motivo locali, alberghi, Bed e Breakfast, ristoranti gay e gay friendly (i soci sono in continuo aumento, solo pochi anni fa le realtà aderenti erano solo cinque o sei) stanno pensando di predisporre appositi pacchetti vacanza per la bassa stagione «in particolare - precisa Papa - nel periodo maggio-giugno ed a settembre dato che per luglio e agosto le presenze sono più che soddisfacenti. Tra le idee alle quali stiamo lavorando anche l’organizzazione di corsi di lingua e cultura italiana grazie alla collaborazione di una scuola di lingue aderente al Consorzio».

Un modo, ma non l’unico, per ampliare l’offerta turistica adeguandola ad una domanda «sempre più varia ed esigente - conclude Papa - che non riguarda più solo la spiaggia ma anche l’arte e la cultura».

Fonte: Gaynews.it

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