Il bomber della Nazionale Di Natale deve tanto a Vitaliano Bonucelli (attaccante Esperia Viareggio) e alla società viareggina

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Ha fatto rientro a Udine ieri mattina Antonio Totò Di Natale, l’eroe di Kiev, l’autore della doppietta che ha consentito agli azzurri di Roberto Donadoni di conquistare una vittoria vitale per la qualificazione agli Europei di calcio del 2008. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente, appena sbarcato all’aeroporto. Totò ovviamente era felicissimo, non solo per la sua prima doppietta in azzurro ma soprattutto per la vittoria dell’Italia giunta in un momento delicato, con molte pressioni dall’esterno sul gruppo e soprattutto sul ct Roberto Donadoni che negli ultimi tempi ha ricevuto molte critiche.

Prima di tutto complimenti per i gol...
«Grazie. Sono ancora emozionato, a trent’anni suonati ho provato delle sensazioni uniche. A Kiev è stata una serata meravigliosa, la più bella della mia vita. Nelle azioni dei gol sono stati fondamentali Pirlo e Ambrosini. Una dedica particolare è per mia madre Giovanna, che si trova in ospedale».

Però non siamo ancora qualificati. E la sconfitta della Francia con la Scozia complica un po’ il cammino.
«In effetti molti avrebbero preferito la vittoria della Francia ma, per quanto mi riguarda, la penso diversamente. Contro la Scozia sono fiducioso che si possa fare risultato, in quel caso la qualificazione sarebbe quasi matematica e ce la saremmo meritata tutta».

Titolare in nazionale e ormai uno dei migliori calciatori della serie A. Eppure non hai mai dimenticato le tue origini calcistiche toscane.
«Si sa, sono molto legato al Viareggio, la società dove sono arrivato dal Varese nella stagione 98-99. Eravamo in C2 con Roberto Pruzzo come allenatore, un tecnico che mi ha aiutato tanto. Devo moltissimo però, come calciatore, a Vitaliano Bonuccelli, l’attuale centravanti del Viareggio, che è stato mio compagno in quella parentesi della mia carriera. Mi ha insegnato dei movimenti che ancora oggi mi sono utili, dandomi consigli importanti. Ero arrivato in Versilia cercando riscatto ma soprattutto con tanta voglia di imparare. E lui, il “Condor”, è stato importantissimo per la mia crescita».

A Viareggio sei di casa.
«Sì, Viareggio mi è rimasta nel cuore, d’estate vengo con la famiglia al mare, ho anche acquistato una casa lì. E poi sono legato anche ad un altro mio ex compagno, Andrea Gazzoli, attuale dg del Viareggio. Ho messo volentieri a disposizione la mia immagine per la campagna abbonamenti delle zebre. Se sono arrivato a questi livelli è grazie anche a coloro che mi hanno aiutato a crescere in un momento difficile della mia vita: Viareggio e i viareggini».

Fonte : firenzeviola.it

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