La soluzione di uniformare le verande degli esercizi pubblici in passeggiata non piace.Gli esercenti contestano, l'Ass.Manfredi controbatte.

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Molte le contestazioni degli esercenti dei locali della passeggiata in merito al piano della giunta secondo la quale entro 3 anni di tempo, i gestori dei locali dovranno uniformare le verande dei propri locali secondo il progetto realizzato dall'architetto Giacomo Cordoni.

Come leggiamo questa mattina su La Nazione, molte sono state le motivazioni date dagli esercenti .
Primo fra tutti la poca praticità nello smontare e rimontare (per il periodo di Carnevale) i gazebi che dovranno essere di vetro. Le lastre di vetro, infatti, non potranno più essere accatastate in un angolo perche correrebbero il rischio di rompersi.I tetti in vetro, tra l'altro, non sono facili da montare ne tantomeno da rimuovere.

Inoltre, non piace a livello estetico l'idea di uniformare i gazebi.
"Non mi è mai capitato di vedere viali occupati da strutture perfettamente identiche tra loro.Certe scelte non hanno senso."

Alle seguenti provocazioni, pronto a controbattere l'Assessore all'Urbanistica Fabrizio MAnfredi che si dichiara sorpreso di fronte alla reazione dei commercianti della Passeggiata.
"Le cose stanno diversamente: l'amministrazione Comunale è riuscita a 'salvare' le verande della Passeggiata, che la Sopraintendenza voleva eliminare ritenendole incongrue rispetto all'architettura circostante.Sarebbero rimasti solo tavolini e ombrelloni.Poi, in fase di elaborazione del piano particolareggiato, è passata l'idea di conservare le verande,ritenute utili al turismo, ma uniformandole a un prototipo redatto dall'Architetto Giacomo Cordoni e approvato dalla Sopraintendenza.
I rappresentanti del Consorzio della passeggiata, aggiunge l'assessore, hanno partecipato a varie riunioni.
Tant'è vero che proprio accogliendo le richieste dei commercianti, la profondità delle verande è stata aumentata da 4 metri a 5 modificando la previsione originaria.Come si fa a dire che non c'è stato confronto?".

L'Assessore continua ribadendo che ci sarano 3 anni di tempo per mettersi in regola e aggiunge:"Si parte da una spesa pari a 20.000euro.Non mi sembra un costo insostenibile,in un triennio, per le aziende che operano in Passeggiata."

Ma alla seguente affermazione, qualcuno risponde in questo modo:"certe decisioni avranno ripercussioni negative sui clienti,perche se per un esercente aumentano le spese,per i consumatori si moltiplicano i costi.Cosa dovremmo fare adesso?magari far pagare un caffé cinque euro?"

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